TORINO - Tanto anonimo con la Fiorentina, quanto decisivo contro l’Udinese. Il processo di autocoscienza e automotivazione ha funzionato: Cristiano Ronaldo si è finalmente sbloccato ed è tornato a fare la differenza, trascinando la Juventus al secondo posto in classifica prima del delicato scontro diretto, domenica contro il Milan.
Insieme con i suoi gol, si è rivisto lo spirito di squadra: la montagna di abbracci (non soltanto dell’amico Carlo Pinsoglio ma di tutta la panchina e pure del tecnico Andrea Pirlo) che ha accompagnato la seconda rete - di testa - inflitta all’Udinese è il simbolo di rapporti ricuciti all’interno dello spogliatoio bianconero.