TORINO - Non sempre in modo perfettamente rispondente, ma in generale i risultati di una squadra sul campo passano per il mercato. Il prossimo mercato della Juventus, però, passerà per i risultati delle 11 partite di campionato che restano da giocare alla squadra di Andrea Pirlo. Perché se quei risultati frutteranno almeno il quarto posto, la società bianconera potrà effettivamente dare avvio alla campagna acquisti che Fabio Paratici sta pianificando. Se invece i risultati delle prossime 10 giornate e del recupero della terza d’andata contro il Napoli lasciassero la Juventus fuori dalla prossima Champions League, la dirigenza dovrebbe rivedere la programmazione del futuro, ritrovandosi con molte risorse - oltre che molto appeal - in meno (e non le compenserebbe l’addio a quel punto pressoché certo di Cristiano Ronaldo, perché i soldi risparmiati servirebbero per rimpiazzarlo).

Juve, nella scorsa stagione 86.7 milioni di premi Uefa

Quanto in meno? Tanto. Non immediatamente, perché i soldi della prossima Champions ovviamente in estate non ci saranno comunque, ma i dirigenti dovranno ugualmente tenerne conto in vista del successivo bilancio da chiudere al 30 giugno 2022. Quanto, poi, dipenderà anche dal cammino che la Juventus farà nella prossima Champions, se la raggiungerà. Ma anche nel caso di due edizioni deludenti come le ultime due, la differenza di premi Uefa con l’Europa League, che i bianconeri si troverebbero a giocare in malaugurato caso di quinto posto, resta enorme.

Nella scorsa stagione, ad esempio, nonostante l’eliminazione agli ottavi contro il Lione, la Champions League aveva fruttato alla società bianconera 86,7 milioni di premi Uefa. Più o meno la stessa cifra - 87 milioni - dovrebbe incassare dall’edizione che l’ha appena vista uscire di nuovo agli ottavi contro il Porto: 78 milioni già sicuri, più 9 che arriveranno dal market pool.

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