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Le bombe di Raiola: “Pogba è infelice e lascerà lo United! Magari sarà Juve”

L’agente del centrocampista francese: "Solskjær pensi a far giocare Paul da campione e non ai paragoni Haaland-Lukaku, che in comune hanno solo il 9. Erling come Ibra”. Lunedì, a Torino, il manager riceverà da Tuttosport il premio Golden Agent 2020: “La mia agenzia ha un DNA vincente, come la Ferrari”

Zlatan sta appena dietro i due extraterrestri del calcio planetario che si sono spartiti 11 degli ultimi 12 Palloni d’Oro.

«Dico subito che fra Cristiano Ronaldo, di cui sono un grande fan, e Messi, io prendo sempre il portoghese. Zlatan però è un pianeta a sé stante. È il giocatore più completo mai esistito nella storia del calcio, ha il talento di Messi e la forza di volontà di CR7. Se il Pallone d’Oro fosse votato dal pubblico, so che Ibra ne avrebbe vinti 8».

Adesso che Messi è in scadenza con il Barcellona, non le viene mai la tentazione di provare a prenderlo nella sua scuderia?

«Massimo rispetto per i taxisti, ma io faccio un altro lavoro: non penso a prendere nessuno. Ci deve essere sempre feeling tra me e i giocatori. Non so se con lui ci sarebbe».

Ibrahimovic rinnova a gennaio?

«Può essere, ma se non ci dovesse essere chiarezza già in inverno sul futuro di Zlatan saremmo comunque tranquilli. Uno come Ibra non ha paura di nulla. Se lo segui, è uno che ti porta a casa anche dalla guerra».

A bruciapelo: Donnarumma-Milan sì o no?

«Al momento è del Milan, poi si vedrà».

Ma c’è il rischio di un divorzio?

«Di sicuro c’è solo che Gigio non è più quello di quattro anni fa e sono in tanti a informarsi su di lui. Però mi fermo qui. Non voglio che diventi un rinnovo mediatico come in passato».

Il granata Izzo lascerà il Toro a gennaio?

«È un Nazionale, vediamo se troviamo subito una squadra. Il Covid incide su questa tipologia di giocatori».

A che punto è il rinnovo di De Vrij con l’Inter?

«Abbiamo un accordo verbale, su tutto. Adesso lo stanno scrivendo».

Si aspettava di più dall’Inter?

«Sono forti e hanno un grande allenatore. Forse manca una punta top».

Lei segue anche gli allenatori?

«In linea di principio non seguo gli allenatori, perché lo ritengo un conflitto d’interessi. Diverso è il discorso relativo ai miei calciatori che proseguono la carriera nel calcio da tecnici, come l’ex rossonero Mark Van Bommel, ora in attesa di un nuovo ingaggio dopo l’ultima esperienza in qualità di coach del PSV Eindhoven. L’olandese è come un figlio per me. Ma in generale non seguo gli allenatori perché nel mio lavoro può capitare che con questi ci siano delle situazioni particolari, come capitò ad esempio con Conte e la lite per Pogba, che è scritta nella pietra. C’è stata anche una risposta pubblica. Io comunque apprezzo molto il leccese come tecnico. È sicuramente uno dei migliori in circolazione e non solo per lo stipendio che percepisce. Un mister particolare, uno che trasmette tanta energia positiva alla squadra. Alla Mourinho. Ci metto dentro anche Klopp fra questi grandi motivatori. Non Guardiola: nulla da eccepire sul palmares, ma il gioco delle sue squadre personalmente lo trovo stucchevole».

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