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Le bombe di Raiola: “Pogba è infelice e lascerà lo United! Magari sarà Juve”

L’agente del centrocampista francese: "Solskjær pensi a far giocare Paul da campione e non ai paragoni Haaland-Lukaku, che in comune hanno solo il 9. Erling come Ibra”. Lunedì, a Torino, il manager riceverà da Tuttosport il premio Golden Agent 2020: “La mia agenzia ha un DNA vincente, come la Ferrari”

Quest’ultima frase sembra invece calzare a pennello per un altro dei suoi celebri assistiti: quel Mario Balotelli che dopo aver vinto il Triplete a vent’anni non ancora compiuti con l’Inter - e dopo aver giocato nel Manchester City, nel Milan, nel Liverpool, nel Nizza e nel Marsiglia - è retrocesso in Serie B con il Brescia e adesso ha firmato da svincolato per il Monza, sempre in B.

«Lui il mio più grande cruccio? No. È semplicemente fatto così. È uno assolutamente diverso. Diverso da tutti. D’altronde non sarebbe Mario Balotelli. È un atleta che genera emozioni speciali come, fuori dal calcio, era Villeneuve. Un eroe romantico e un po’ ribelle. Balotelli può deludere nel Brescia, perché il sogno è sempre più bello della realtà e la realtà rovina il sogno. Mario ora riparte dall’ambizioso club cadetto di Berlusconi e Galliani. Ha trent’anni. Un’età perfetta. Mica sarà vecchio, soprattutto al giorno d’oggi. E lui non diventerà mai vecchio: noi sì, lui no».

Se è per quello, Ibrahimovic di anni ne ha quasi dieci in più, ma in campo - francamente - è di ben altro spessore.

«Zlatan è Zlatan. Io non devo aggiungere altro, per lui parlano i fatti anche se è andato via dall’Inter proprio nella stagione in cui la squadra di Mourinho avrebbe poi centrato il Triplete. Ma il suo sogno era andare al Barça. Poi ci sono state le incomprensioni con Guardiola, ma questo nessuno l’avrebbe potuto preventivare. Tornassimo indietro lo rifaremmo, perché questa esperienza ha fatto parte del suo sviluppo e di quello che è oggi. Piuttosto quest’estate, quand’era libero, tutti hanno sbagliato a non prenderlo, compresa la Juve. Sarebbe stato l’uomo ideale per far coppia con Cristiano Ronaldo e andare insieme all’assalto della Champions League. Mettere insieme due prime donne non sarebbe stato un problema. Ci avrebbe pensato Pirlo. Pensate che trio: Pirlo, Ibra e Ronaldo. Sì, mi piacciono sempre le scelte controcorrente come quella di Pirlo. Da quel che mi dicono, i giocatori sono molto contenti dei suoi metodi di allenamento».

E invece con Ibrahimovic ripreso dal Milan, la formazione di Pioli è in vetta solitaria alla classifica della Serie A.

«Meritatamente. I rossoneri sono la squadra da battere, io lo dico e lo ripeto. Non ho paura di sbilanciarmi. Zlatan è un giocatore impagabile. Sempre capocannoniere della Serie A, con due gol più di Ronaldo, pur essendo ancora infortunato. Ma ormai il rientro è imminente. E nel Milan ci sono pure Donnarumma e Romagnoli, eh!».

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