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Le bombe di Raiola: “Pogba è infelice e lascerà lo United! Magari sarà Juve”

L’agente del centrocampista francese: "Solskjær pensi a far giocare Paul da campione e non ai paragoni Haaland-Lukaku, che in comune hanno solo il 9. Erling come Ibra”. Lunedì, a Torino, il manager riceverà da Tuttosport il premio Golden Agent 2020: “La mia agenzia ha un DNA vincente, come la Ferrari”

Quante chance ha Haaland di lasciare Dortmund a giugno o nell’estate 2022? Lei ha sicuramente letto la notizia bomba della Bild che ha svelato l’esistenza di una clausola secondo cui il norvegese potrebbe cambiare squadra in cambio del versamento al Borussia di una penale da 75 milioni.

«Non è mia abitudine rivelare retroscena o eventuali trattative di mercato quando si parla di un giocatore che è legato da un contratto pluriennale con un club. Haaland, nella fattispecie, ha firmato con il Borussia Dortmund fino al 30 giugno 2024. I giornali scrivono dell’interesse del Real Madrid? Beh, non è una novità. Anzi, dove sarebbe la novità? Haaland al momento si trova benissimo sia nel Borussia che a Dortmund. Ha l’ambizione di vincere la Champions League e con i suoi gol ha lanciato la squadra in vetta alla classifica del Gruppo F con 10 punti in 5 partite, uno in più della Lazio. La qualificazione agli ottavi è già aritmetica, resta da vedere se al primo oppure al secondo posto. Dipenderà dai risultati di oggi: il Borussia giocherà a San Pietroburgo contro il già eliminato Zenit, mentre la Lazio riceverà il Club Brugge. Haaland, quando se ne andrà, non lo farà per soldi, bensì per fascino e ambizione».

Ma se il Borussia non dovesse vincere la Champions, il suo addio sarebbe anticipato? Tutti affermano, all’unanimità, che il valore del ragazzo è già schizzato verso quota 100 milioni.

«Ripeto: non è una questione di soldi. Ribadisco: lui sta bene dov’è. Se in un futuro volesse mai andar via, come spesso succede a tutti i calciatori e non soltanto ai miei, allora lo comunicherà al proprio agente che a sua volta avviserà il club di competenza. Perché è vero che i contratti sono fatti in linea di principio per essere rispettati, ma quello che conta di più, anche per le normative internazionali, è la volontà del giocatore. Non mi riferisco assolutamente alla rottura unilaterale del contratto, sottolineo solo quanto conti la volontà del calciatore. Faccio l’esempio di De Ligt, che a 17 anni era già capitano dell’Ajax. Dell’Ajax, capito? Bene, anche il Bayern lo cercava come pure il Barcellona. Ma noi abbiamo pensato che il club ideale per lui fosse la Juventus. Oggi posso affermare che la scelta è stata azzeccata».

De Ligt, dopo l’investitura di Pirlo, può diventare il capitano del futuro juventino?

«Forse lo è già, anche senza fascia. Ha quattro anni di contratto con la Juve. E soprattutto è un matrimonio perfetto: De Ligt e i bianconeri si sposano per serietà, ricerca della perfezione, duro lavoro. Se poi lui non è così estroverso fuori dal campo, che prob l e m a sarà mai? Ognuno ha il proprio carattere. L’importante è il rendimento sul campo, il rapporto con i compagni, lo spogliatoio, il club. Sotto questo aspetto Matthijs è irreprensibile. Volete un pronostico? L’ho già detto anche a lui: De Ligt diventerà il più forte al mondo nel suo ruolo, ha la possibilità di vincere il Pallone d’Oro come difensore e dopo la carriera lo vedo primo ministro dell’Olanda. Sarà un grande politico».

Tornando a Haaland, è un vero peccato l’infortunio occorso al Golden Boy 2020 alla vigilia della sfida di Dortmund contro la Lazio di Immobile.

«Sì, ma confidiamo possa recuperare al più presto. Rientrerà dopo Natale anche se lui vorrebbe tornare in campo domani! Per il suo bene dobbiamo frenarlo!».

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