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Vidal lancia segnali all'Inter: "Conte sa che sono un vincente"

Il tecnico nerazzurro lo ha allenato quando era alla Juve e tra i due è nato subito un rapporto speciale: "Di me sa che si può fidare"

BARCELLONA (SPAGNA) - Il Barcellona guarda con interesse il mercato italiano, con Pjanic e Lautaro Martinez in primo piano. Tra i calciatori offerti come pedine di scambio dal club blaugrana c'è anche uno che il nostro campionato lo conosce molto bene: Arturo Vidal. Il centrocampista cileno, in un'intervista a El Periódico de Catalunyamostra tutto il proprio orgoglio e non ci sta ad essere trattato come merce di scambio. "Ho vinto tanti trofei per essere considerato una contropartita economica. Pochi giocatori possono vantare un percorso come il mio, non sono un ragazzino e non posso pensare di essere sul mercato ogni volta che la stampa scrive qualcosa, altrimenti si diventa matti", dice Vidal che approfondisce il discorso sul suo futuro. "Ci sono ancora due mesi prima del termine della stagione, voglio sentirmi importante altrimenti uno deve anche pensare alla carriera. Io sto benissimo a Barcellona, la mia famiglia è felice e io ho ottimi compagni, ma mi piace giocare, non dico sempre, ma le partite chiave, quelle che servono per vincere titoli sì. Ci sono giocatori con grande talento, ma ci sono alcuni match più complicati di altri dove contano anche altre qualità".

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Vidal chiama l'Inter. "Con Conte buon rapporto"

Vidal è un pupillo di Antonio Conte, suo allenatore alla Juve. Il Guerriero è entrato nelle grazie del tecnico che ora lo vorrebbe all'Inter. A proposito del loro rapporto il cileno commenta: "Abbiamo un buon rapporto - sottolinea il cileno -, sa che sono un vincente e che di me si può fidare. È quello che chiedo anche qui, che si punti su di me, in questi due mesi mi aspetto di sentire questa fiducia. Allo stadio e per strada sento l'affetto della gente, sanno che do tutto in campo, anche se poi la stampa parla del DNA Barça...".

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Vidal e l'aneddoto sulla cresta

Per quanto concerne il futuro post-calcio, Vidal sottolinea: "In questo periodo di isolamento mi è venuta in mente la voglia di allenare, ho avuto tecnici di ogni stile e cultura, professionisti come Conte, Guardiola, Ancelotti, Heynckes, alcuni hanno lasciato il segno su di me. Conte mi piace molto, Guardiola conosce molto bene il calcio, Heynckes e Ancelotti sanno gestire bene il gruppo. Con il tempo voglio mettere insieme il meglio di ognuno di loro e poi fare la mia carriera". Vidal racconta poi un aneddoto relativo alla sua ormai celebre cresta"Ero nell'Under 19 cilena e ho visto una partita della nazionale tedesca, rimasi impressionato dall'esterno sinistro, guardavo la sua faccia, la sua cresta, la sua aggressivitaà vedevo che metteva paura agli avversari più degli altri...Mi ha dato l'idea". Quell'esterno, di cui Vidal non ricordava il nome, era l'ex Milan Christian Ziege.

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