MILANO - Edinson Cavani ha sciolto la riserva: preferisce andare in Spagna. Una doccia gelata per le speranze nerazzurre. La proverbiale capacità di cambiare idea a ogni momento del giocatore fa sì che si debba tenere comunque una porticina aperta per le ambizioni dell’Inter, anche se il barometro segna decisamente più nero che azzurro per Beppe Marotta. Una scelta di campo, quella del Matador, per non voltare le spalle a chi, ovvero l’Atletico Madrid, lo corteggia da mesi su imbeccata di Diego Pablo Simeone: già a gennaio era stato trovato l’accordo tra le parti sulla base di un triennale, poi Nasser Al-Khelaïfi ha bloccato il trasferimento. Ora il presidente del Paris Saint-Germain non potrà nulla, considerato che Cavani non è intenzionato a rinnovare il contratto in scadenza al 30 giugno dopo che il club ha deciso di puntare forte su Mauro Icardi, versando nelle casse dell’Inter 50 milioni più 8 di bonus. In teoria sarebbe anche stata una bella notizia in ottica Inter, invece il Matador ha gelato tutti dando la sua preferenza alla Liga.

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Antonio Conte, che già un’estate fa aveva inseguito Cavani, a meno di un’inversione a U da parte del giocatore, dovrà rassegnarsi all’ennesimo no: nel 2019 il Matador aveva preferito restare a Parigi anche per proseguire la caccia al 200° gol con la maglia del Psg (obiettivo raggiunto alla gara numero 298 con il club, grazie alla rete segnata il 23 febbraio nel 4-3 al Bordeaux), stavolta - come sottolineato - l’attaccante ha voluto dare la precedenza a Simeone e alla suggestione di provare a vincere qualcosa pure nella Liga. All’Atletico lo attende un triennale nonché la fiducia totale di club e allenatore che a gennaio avrebbero addirittura pagato il cartellino al Psg pur di averlo già nel mezzo della stagione, poi flagellata dalla pandemia.

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