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Inter, la trattativa Lautaro-Barça può diventare un caso di Stato

I blaugrana devono varare un importante piano cessioni per pagare la clausola: il Ministero del Tesoro spagnolo sarà attento al mercato dei club che hanno chiesto aiuti

BARCELLONA - Fino a qualche settimana fa gli obiettivi dichiarati del Barcellona, in vista della prossima stagione, erano Lautaro Martínez e Neymar junior. Con il passare dei giorni - considerato che il telefono di Nasser Al-Khelaifi è sempre staccato per Josep Maria Bartomeu che, dalla sua, ha lasciato nelle mani del fuoriclasse brasiliano il proprio destino - l'obiettivo blaugrana si è spostato da Parigi a Torino, sponda Juventus, dove a interessare sono i servigi di Miralem Pjanic. Sul centravanti dell'Inter, invece, i progetti, anche se forse sarebbe meglio chiamarli sogni, della società catalana sono rimasti invariati perché Lautaro è considerato "un ingaggio strategico". L'attaccante argentino era, è e rimarrà, fino alla fine della sessione estiva di calciomercato, il primo nome sulla lista della spesa che il presidente Bartomeu ha consegnato al proprio direttore sportivo, Eric Abidal. Tuttavia, la sensazione è che l'ex terzino sinistro francese da solo non riuscirà a sbrogliare una matassa che se non è del tutto inestricabile, poco ci manca. 

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Oltre ad Abidal e Ausilio, tuttavia, la trattativa ha anche un protagonista fantasma che, probabilmente, ha in mano il filo principale della matassa. Si tratta del ministero del Tesoro spagnolo che, nei giorni scorsi, ha fatto sapere che metterà sotto la propria lente d’ingrandimento tutte le operazioni di mercato condotte in porto da quelle società che hanno deciso di chiedere l’aiuto dello stato per mettere in cassa integrazione i propri dipendenti: "Non permetteremo che siano gli spagnoli a pagare i capricci milionari dei club che si sono rivolti a noi per garantire la propria sostenibilità". Tra questi c’è anche il Barcellona, il club che più di tutti sta accusando gli effetti dell’emergenza coronavirus. Oltre ad aver dovuto correggere il proprio bilancio al ribasso, tagliando 150 milioni dalla voce “entrate”, i dirigenti blaugrana avevano previsto di racimolare, prima del prossimo 30 giugno, 124 milioni attraverso la cessione dei propri esuberi. Ebbene, quando manca un mese, tutto tace e il totale è ancora fermo a quota zero. 

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