TORINO - In attesa che il prossimo mercato possa cambiare radicalmente il volto del centrocampo bianconero, tra partenze e nuovi arrivi, la Juventus è pronta a ripartire da alcune certezze: almeno per ora, gli intoccabili ai fianchi del regista Miralem Pjanic, o del suo alter ego Rodrigo Bentancur, sono Aaron Ramsey e Blaise Matuidi. Mezzale con caratteristiche assai diverse, sono stati tra i migliori interpreti dei dettami di Maurizio Sarri e, soprattutto il secondo, è risultato assai più utile del connazionale Adrien Rabiot.
IL GALLESE - L’ex Arsenal è arrivato con l’etichetta dell’infortunato facile, ma non certo del giocatore mediocre. Eppure, al netto dei problemi fisici che si sono puntualmente ripresentati anche a Torino, non sempre ha convinto, per lo meno nella prima parte della stagione. Nelle ultime due partite, invece, il numero 8 bianconero ha svolto il compito che la Juventus si aspettava da lui: una mezzala con palleggio e capacità di inserimento.
Con 24 presenze, come Rabiot e Bernardeschi, Ramsey ha collezionato molti più gol, quattro (contro zero del francese e uno dell’azzurro), tanti quanti ne ha segnati Pjanic, che però è stato molto più utilizzato. Ramsey si conferma un centrocampista goleador che fa assai comodo a Sarri anche se il gallese deve trovare continuità: è il terzo giocatore della rosa juventina ad essere più sostituito. Per undici volte il tecnico lo ha richiamato in panchina dopo averlo scelto come titolare: soltanto se migliora la condizione ed è garanzia di persistenza può diventare un perno fondamentale della squadra bianconera.
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