MILANO - Due allenatori e tredici giocatori. C’è un Milan a scadenza tra questa stagione e il giugno dell’anno prossimo. Uno spartiacque fondamentale per Elliott e (forse) un aiuto importante per Ralf Rangnick che potrà più facilmente scegliere quali siano i giocatori funzionali al progetto e quelli a cui il club potrà tranquillamente rinunciare. Emblematico, in tal senso, sarà cosa accadrà del riscatto di Alexis Saelemaekers, fissato in 3,5 milioni dall’Anderlecht: il belga, 21 anni da compiere il 27 giugno, è considerato per costi, età e potenzialità, il prototipo di quanto il dt tedesco andrà a ricercare sul mercato.
Nodo portiere
Altri Saelemaekers arriveranno, nella speranza che almeno uno possa diventare un Haaland, l’ultimo fuoriclasse esportato da Red Bull guadagnando una ricca plusvalenza. Nel mazzo, c’è soprattutto Gigio Donnarumma di cui è stato già scritto tutto e il contrario di tutto (Elliott vorrebbe trattenerlo ma molto dipenderà dal progetto e dal sacrificio economico che il club è disposto a fare, anche nel non venderlo), legata a doppio filo con la sua vicenda è la storia del fratello Antonio, pure lui in scadenza nel 2021. Tra quelli che stanno in sospeso, ci sono - è un piccolo record - altri due portieri ovvero Asmir Begovic (che ha contratto in scadenza e non verrà riscattato dal Bournemouth) e Pepe Reina, prestato all’Aston Villa con diritto di riscatto: lo spagnolo - che va in scadenza con il Milan tra un anno - farà il percorso inverso di Begovic. Per Reina ogni soluzione è aperta: potrebbe anche restare come titolare, nel caso il club puntasse a una soluzione low cost, mentre è da escludere che venga tenuto come vice di Donnarumma oppure di Predrag Rajkovic.