LONDRA - Manca ancora un "ok" per concludere l'operazione di calciomercato che dovrebbe condurre Olivier Giroud all'Inter, ed è quello (decisivo) del suo attuale club di appartenenza, il Chelsea. In questa stagione l'attaccante francese ha collezionato appena 7 presenze e lo stesso manager dei Blues, Frank Lampard, ha dato l'ok alla cessione. Prima però la società londinese deve garantirgli l'arrivo di un sostituto adeguato: "Con Oli - aveva spiegato l'allenatore - la situazione è semplice: può partire se l'opportunità sarà buona per tutti, dal momento che resta un giocatore sotto contratto con questa società. È stato un grande professionista, si allenato brillantemente durante la stagione anche senza avere molte opportunità di giocare. Lo rispetto molto e so che il suo agente ha parlato con il club, ma non lo venderemo fino a quando non la riterremo la soluzione migliore".

Il Chelsea frena su Giroud all'Inter

Oltre a vendere, insomma, il Chelsea deve anche comprare. E per questo motivo non si accontenta dell'offerta presentata dall'Inter da circa 5,2 milioni di euro, chiedendone almeno 7,5 (due anni fa era stato pagato 21). Questa è la ricostruzione della vicenda riportata dal Daily Mail, che punta proprio su questa differenza economica per spiegare il motivo per il quale l'operazione non sia stata ancora conclusa. Il contratto con i Blues di Giroud è in scadenza a giugno, Marotta vorrebbe regalarlo a Conte nella sessione di mercato di gennaio e ha già trovato un'intesa con il 33enne. Per i londinesi sarebbe un'opportunità per evitare di perderlo a parametro zero, ma in ogni caso non intendono svendere il centravanti della Francia vincitrice dell'ultima Coppa del Mondo. Se l'Inter lo vuole davvero, quindi, dovrà accontentare le richieste del Chelsea.