MILANO - Il check-in dei biglietti con destinazione Madrid non è stato fatto e, probabilmente, non verrà effettuato dalla dirigenza del Milan, che ha scelto di rimanere a Milano per proseguire nelle operazioni di mercato. Dunque, almeno di presenza, non ci saranno incontri con la dirigenza dell’Atletico per Angel Correa, ma si proseguirà a livello telefonico e telematico, a meno che non siano Berta e Gil, ovvero i plenipotenziari dei Colchoneros, a chiedere al Milan di recarsi nella capitale spagnola. La situazione, a livello burocratico, è quella già descritta nei giorni scorsi con il Milan che ha alzato a 42 milioni più una percentuale sulla futura rivendita la proposta per portare Correa alla corte di Marco Giampaolo. L’Atletico, invece, chiede 50 milioni, ma ci sono dei segnali di una fase di alleggerimento della posizione degli spagnoli, che ieri hanno fatto allenare Correa a parte.

La versione ufficiale parla di lavoro differenziato, la realtà dei fatti è che in questi giorni – nei quali si potrebbe concretizzare il suo passaggio al Milan – non si vogliono correre rischi inutili che potrebbero comprometterne il trasferimento. Anche perché in caso di uscita di Correa, l’Atletico chiuderebbe per Rodrigo del Valencia. In tutto questo giro, non rientrerà più André Silva. Il portoghese, che sta puntando i piedi in quanto vuole un club dello stesso spessore del Milan, è sempre nel mirino dello Sporting Lisbona, che dopo aver venduto Bas Dost all’Eintracht Francoforte, sta cercando di operare ancora in uscita per poter formulare al Milan un’offerta più interessante rispetto al prestito secco.

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