TORINO - Attenzione, però, perché se è vero che la Juventus sta facendo una corte serrata a Paul Pogba con la speranza di strapparlo (di nuovo) al Manchester United, è altrettanto vero che i Red Devils non sono da meno in direzione opposta: da più di un mese infatti, sostengono i bene informati, è scattato il loro pressing su Paulo Dybala. Per tramite dei suoi familiari. Non a caso pochi giorni fa il fratello Gustavo ha spiegato a una radio argentina: «Paulo era molto a suo agio in Italia e ora non lo è più, come molti altri giocatori della Juve... Non è l’unico che se ne andrà». Concetti che - con la partenza di Massimiliano Allegri - possono essere in parte accantonati, ma che comunque lasciano intendere che effettivamente abboccamenti e contatti con altri club non mancano da parte dell’entourage della Joya, reduce peraltro dall’annata più sofferta della sua carriera.

Pure in questo caso, comunque, regge il teorema del triangolo Torino-Manchester-Madrid. Posto, però, che la grande rivale dello United per Dybala è l’Atletico: con il confermatissimo tecnico Diego Simeone che già da un anno buono ha posto il connazionale nei desiderata consegnati alla dirigenza.

La Juventus prende tempo: la scelta del nuovo tecnico ovviamente avrà un peso notevole sulle scelte inerenti il futuro di Dybala.

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