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Juve, l'estero chiama Allegri ma il suo addio non è scontato

Real Madrid e Premier League tentazioni, ma il rapporto con il club bianconero è saldo: decisivo il vertice di primavera

TORINO - Se è certo che, in caso di separazione da Massimiliano Allegri, Zinedine Zidane sarebbe la prima scelta della Juventus per raccogliere l’eredità del livornese, molto meno certo è che quella separazione si concretizzi a fine stagione. I dubbi sul futuro dell’allenatore bianconero si sono levati in alto negli ultimi giorni, spinti prima dal vento del ko in casa dell’Atletico Madrid, poi dalla previsione fatta lunedì da Giovanni Galeone a Radio Kiss Kiss: «Al di là di come andrà la Champions, penso che la sua avventura alla Juve sia finita». Opinione importante, visto che è quella del mentore calcistico e amico di Allegri. Non per questo, però, destinata a rivelarsi esatta. Non lo fu, ad esempio, quando la espresse il 1° gennaio 2017 a Radio Sportiva: «Secondo me il suo ciclo alla Juve è finito».

TENTAZIONI - Galeone vedrebbe per Allegri un futuro in Inghilterra e in effetti la Premier potrebbe rappresentare una tentazione importante, visto che tra le big l’unica panchina al riparo da cambiamenti sembra quella del Manchester City su cui siede Pep Guardiola. Jurgen Klopp e Mauricio Pochettino sono idoli al Liverpool e al Tottenham, ma potrebbero non restare insensibili a una chiamata decisa del Real Madrid, dove Santiago Solari deve ancora guadagnarsi la conferma. A quella chiamata Allegri rispose di no alla fine della scorsa stagione, ma Florentino Perez potrebbe riprovarci e stavolta il livornese potrebbe cedere alla tentazione Real.

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