TORINO - Incroci interessanti, anzi stuzzicanti. E pure coinvolgenti se si pensa che più società potrebbero partecipare al gioco di incastri. La Juventus è onnipresente, in prima fila ogni volta in cui si profila una potenziale opportunità di mercato. Lo è Aaron Ramsey, 28enne centrocampista tuttofare in uscita dall’Arsenal a parametro zero, ma che il club bianconero proverà a portare subito a Torino a costi minimi. Una prospettiva che non piace per nulla ai Gunners, vogliosi di incassare il giusto (20 milioni di sterline? Troppi, a sentire la Juve) se proprio il nazionale gallese intendesse lasciare Londra a stretto giro di posta. Da oggi, intanto, nuovi contatti e altri summit con l’agente David Baldwin serviranno a limare i dettagli residui di un affare non più a rischio, con tanto di firma del giocatore sul nuovo contratto. A proposito di opportunità: non è l’occasione tipica dei classici saldi del mercato, però Emerson Palmieri rischia di diventarlo soprattutto se fosse il diretto interessato a proferire parola, cioè ad alzare la voce nell’ottica di un addio immediato al Chelsea. Il 24enne paulista ma con passaporto italiano (e, dunque, nazionale azzurro) sta giocando poco: 11 presenze appena (due soli subentri e nulla più in Premier) con un gol e un assist, però soltanto in Europa League è stato schierato titolare da Maurizio Sarri. L’ex tecnico del Napoli non vorrebbe privarsene, anche se la posizione dello spagnolo Marcos Alonso appare inattaccabile: il titolare è lui, le briciole fanno il resto. La Juventus, in teoria, sarebbe a posto così, con Leonardo Spinazzola attuale vice di Alex Sandro. Ma l’entourage del terzino di Foligno si sta guardando attorno, perché il 25enne ha bisogno di giocare con continuità.
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