TORINO - Nei due anni di militanza juventina, Carlos Tevez ha avuto il privilegio di lavorare con entrambi i tecnici protagonisti del pluriennale dominio bianconero: Antonio Conte, nel 2013-14, e Massimiliano Allegri, la stagione successiva. È stato però l'ex capitano del club torinese, l'allenatore capace di rilanciarlo dopo un periodo complicato al City, estrinsecando un ruolo di leader ed autentico trascinatore che mai l'Apache era stato in grado di mostrare nelle precedenti esperienze europee (o per meglio dire inglesi, con West Ham ed entrambe le squadre di Manchester). E Tevez, questo, non l'ha affatto dimenticato, tanto da proporre al presidente del Boca Juniors, Daniel Angelici, di affidare la panchina proprio al suo ex mentore italiano, in sostituzione di Guillermo Barros Schelotto, che ha lasciato la Bombonera dopo la sconfitta nella finale di Coppa Libertadores coi rivali del River Plate. L'emittente argentina TyC Sports, però, pone una pietra tombale sulla romantica notizia affermando: "Conte ha gentilmente rifiutato". L'ex ct della nostra Nazionale attende una chiamata dall'Europa e, chissà, forse dall'Italia: non si ricomporrà pertanto il celebre binomio che tanto bene fece in casa Juventus.