Si scriveva ieri di Juan Jesus e torniamo a farlo oggi, mantenendo quel filo coerente fin da subito dipanato, allorché si è data la notizia del sorprendente sondaggio granata per il centrale della Roma. Coerenza, perché le notizie che ora si sovrappongono evidenziano l’aspetto chiave e dirimente, subito emerso. Cioè ’Everest, l’ostacolo più grande e improbo: non solo o non tanto l’aspetto economico (il marcatore costa sui 15 milioni e vanta un ingaggio superiore alle medie granata, però la Roma vuole Baselli che Cairo valuta 25 milioni), quanto i desideri del giocatore stesso. Che a Roma si trova bene, e dalla Roma è avvolto nella fiducia. Juan Jesus è uno dei titolari che ruotano nel turnover programmatico di Di Francesco e al sondaggio del Torino ha risposto con un sorriso di ringraziamento, ma pure con un no garbato. Gioca in Champions con la terza forza del campionato e trasferirsi in granata significherebbe abbandonare un palcoscenico speciale, per accontentarsi di vivere esperienze e ambizioni oggettivamente minori. Tant’è: si può comprendere, il brasiliano. Per il Toro, Juan Jesus rappresenterebbe un colpaccio di mercato bello e buono. Ma ai suoi occhi un Toro senza Europa impallidisce, di fronte alle prospettive giallorosse.