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Calciomercato Juventus, Perin: «Qui a Vinovo si respira aria di vittoria»

Il portiere della Nazionale a Torino per preparare la sfida contro l'Olanda: «Ora penso soltanto all'azzurro»

Per Mattia Perin sono gli ultimi giorni, forse le ultime ore, prima di firmare con la Juventus. Si sentirà a casa lunedì sera, quando difenderà la porta dell'Italia nell'ultima amichevole del trittico cominciato a San Gallo con la vittoria di misura sull'Arabia Saudita e proseguito ieri con la sconfitta di Nizza contro la Francia. Come vuole il 'protocollo', l'ex portiere del Genoa non parla della sua nuova vita in bianconero, dove dovrà partire da secondo di Szczesny, nel primo anno del dopo-Buffon. "E' da 10 giorni che mi concentro intensamente sulla Nazionale, le questioni di mercato le lascio al mio agente. E le due società troveranno l'accordo". Ma ormai l'affare è fatto: "Sono pronto, se sarà così, per il salto di qualità, i diversi infortuni di questi anni - continua Perin - mi hanno fatto maturare tanto. In qualsiasi grande squadra ci sono due ottimi portieri, dappertutto quindi dovrei giocarmi il posto, ma la prospettiva non mi spaventa. La competizione fa bene". 

Juve-Genoa, martedì si chiude per Perin

In chiave azzurra, Perin vede la rinascita vicina: "Rispetto a noi - la Francia è ancora di un altro livello, ma, pur perdendo 3-1, a Nizza ci sono state tante cose da salvare. Nel gruppo c'è entusiasmo, il piacere di stare insieme. Ci divertiamo, dentro e fuori dal campo, anche se è normale che in questo momento della stagione tutti sognino le vacanze. E' un po' come se fosse l'anno zero, e capisco la delusione dalla gente per la mancata qualificazione ai Mondiali, per i risultati negativi degli ultimi tempi". Si è ripartiti con un Mancini in più. "Oltre alle doti tattiche e tecniche - osserva il portiere - è un ottimo gestore del gruppo, per una squadra giovane come la nostra sentire la fiducia è una cosa fondamentale, ti fa rendere non al 100% ma al 110%". A Torino l'Italia cercherà di chiudere in bellezza il mini-tour che ha aperto il ciclo di Mancini, cancellando anche i fischi delle due ultime partite sotto la Mole, nel settembre 2016 all'Allianz Stadium (1-1 con la Spagna) e nel marzo scorso al Grande Torino (1-1 con la Macedonia).

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