TORINO - Per un Pellegri che saluta, un Han che attende fiducioso. In questo caso non dovrebbero essere contemplati colpi di scena (la formula dubitativa è d’obbligo, per carità, ma quantomeno al momento non risultano competitor in grado di impensierire le ambizioni bianconere). L’ostacolo principale che devono superare l’amministratore delegato Beppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici è semmai rappresentato dalle resistenze del patron del Cagliari, Giulini (ricordiamo che il giocatore coreano è al Perugia soltanto in prestito). Ebbene, c’è distanza tra domanda e offerta e pure i contatti di ieri, a margine dell’assemblea di Lega, non sono valsi ad appianare le distanze. Il nocciolo della questione, la valutazione di Han ma - in stretta correlazione - quella di Cerri, cioè il giocatore (pure lui in prestito al Perugia) che la Juventus è disposta a girare come contropartita tecnica. Meno propenso, Marotta, a far rientrare nell’operazione Mandragora come invece richiesto dai sardi. Assai più propenso, invece, ad approfondire i discorsi su un altro gioiellino rossoblù: Barella. A maggior ragione ora che giocoforza è stata accantonata l’opzione Pellegri, la Juventus è pronta a premere sull’acceleratore. Oggi nuovi contatti che, auspicano in casa Juve, potrebbero risultare decisivi per la chiusura della doppia operazione.

Juventus, non solo Pellegri: 15 colpi "sfumati"