TORINO - Mazzarri non si sbilancia sul mercato: «Di queste cose ne parlo solo con i dirigenti». Però per praticare bene il 3-5-2 ci vuole (almeno) un esterno, considerato che Ansaldi può giocare sia a destra sia a sinistra. I nomi caldi restano due: il più offensivo Laxalt del Genoa (mancino) e Lazzari della Spal (più terzino, per la fascia destra). Ma le trattative non sono facili anche se in queste ore il ds Petrachi sta cercando di capire se ci sono possibilità immediate oppure se dovrà rimandare il discorso a giugno. L’esterno del Genoa piace tantissimo e al Grigone interessano Acquah e Obi. Il problema è che Preziosi ne vuole uno solo in prestito e chiede soldi (7, 8 milioni) per l’uruguaiano. Il Toro, invece, è per uno scambio secco. Difficile a questo punto che si riesca a trovare un’intesa. E in mezzo a tutto ciò c’è anche il parere di Acquah, che al Genoa preferirebbe un club italiano piùambizioso. O, meglio ancora per lui, una squadra di Premier. Petrachi e Perinetti si risentiranno in settimana, comunque.

CON MAZZARRI CAMBIANO I TURNI DI LAVORO

BONIFAZI BLOCCATO, PER ORA - Oltre a Laxalt, come detto nel mirino c’è anche Lazzari della Spal, ma pure qui affiorano dei problemi. La Spal sta lottando per evitare la retrocessione e a questo punto della stagione non intende privarsi di uno dei suoi punti di forza. Il discorso, dunque, potrebbe scivolare a giugno, se nel frattempo i granata presteranno ai ferraresi il giovane Bonifazi, che in questo girone d’andata non ha mai giocato. Il Toro ha preso tempo per permettere a Mazzarri di valutare il ragazzo. Considerando che Bonifazi è adatto anche alla difesa a 3, il tecnico vuole pensarci, pur se nel ruolo ha molte alternative. Ma dopo il Benevento, potrebbe liberarlo: prestito alla Spal, in cambio di un’opzione su Lazzari.