MILANO - Spendere 65 milioni e non avere un attaccante da Champions. L’Inter ha Icardi, la Roma Dzeko, la Lazio Immobile, il Napoli Mertens e la Juve Higuain e Dybala. Il Milan ha pagato a prezzi da gioielleria Kalinic e André Silva ma naviga a distanza siderale dal quarto posto. Ieri le velleità di fare partita pari con la Juve sono state frustrate dagli errori dell’ex centravanti della Fiorentina: al 45’ del primo tempo ha avuto sui piedi il pallone dell’1-1 ma ha centrato la traversa complice la decisiva deviazione di Buffon (ma da lì era obbligatorio fare gol), mentre al 10’ della ripresa è stato Lichtsteiner a murare la conclusione del croato da distanza ravvicinata.

Poi il buio che è proseguito con l’ingresso in campo di André Silva per cui Fassone e Mirabelli hanno sborsato 40 milioni, il triplo di quanto l’Inter pagò Icardi dalla Samp. La decisione di puntare sul centravanti del Portogallo - implacabile solo in Europa League, mentre in A è a 0 gol in 6 presenze - forse è stata motivata anche dalla necessità di aprirsi un canale diplomatico con Jorge Mendes, ma resta un mistero difficile da decifrare.

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