TORINO - Certo, ha 36 anni. Ma chi lo conosce bene narra di un giocatore ancora ricco di motivazioni, e soprattutto ancora deciso a vendere cara la pelle. Nicolas Burdisso, un campione delle aree di rigore (ma per la difesa...), è persino in buona forma fisica, seppur sia svincolato. E’ rimasto a Genova, dove da settimane si allena tutti i giorni da solo o con un preparatore con grande cura e costanza: vuole ancora conquistare una piazza, prima di appendere le scarpe al chiodo. A Genova, sì, dove Burdisso ha smesso di giocare a fine maggio, lasciando nel club rossoblù tanti rimpianti: perché il Grifone avrebbe anche voluto rinnovargli il contratto, ma per una serie di ragioni l’argentino ha preferito declinare. Riteneva il suo ciclo in rossoblù terminato: e terminato a braccia levate al traguardo. Anche nell’ultima stagione Burdisso, pure con la fascia di capitano al braccio, ha dato un contributo straordinario. Qualità e continuità di rendimento eccezionali, all’altezza della sua fama e delle doti tecniche e caratteriali: 35 partite di campionato giocate su 38 (con una media di 89 minuti in campo a incontro!), più altre 3 in Coppa Italia. Un baluardo onnipresente, con una carriera davvero gloriosa (basti pensare ai trionfi con Boca, Inter e Argentina).
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