TORINO - La partenza di Norberto Neto, destinazione Valencia (che ha chiesto alla Juventus la disponibilità a giocare un’amichevole nel 2019 per i 100 anni del club spagnolo), è servita ad accelerare la pratica relativa alla sua sostituzione. Gigi Buffon ha già detto sì, Beppe Marotta è convinto di chiudere l’affare a condizioni ragionevoli, l’Arsenal non ci sente ma dovrà sentirci di qui in avanti. E Wojciech Szczesny, l’oggetto della discussione, non avrà neppure bisogno di passare ai saluti e ai ringraziamenti con Arsene Wenger: portiere e allenatore non si stimano, può succedere, la coppia è scoppiata e il prestito biennale alla Roma non ha fatto altro che certificare la perfetta adattabilità del polacco ai ritmi stressanti del campionato italiano.
COSA MANCA - A questo punto non resta che attendere il giorno del summit: Juventus e Arsenal dietro una scrivania, i Gunners che chiedono 16 milioni malgrado il cartellino dell’ex giallorosso scada nel 2018, i vicecampioni d’Europa pronti a insistere su una proposta da 8. La sensazione è che ci s’incontrerà a metà strada, con il “giochetto” dei bonus a fare da corollario. Szczesny ha già l’intesa con i bianconeri: contratto di almeno 4 anni a 4 milioni a stagione.