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Juventus, Lucescu: «Douglas Costa top come Bale e Willian»

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L'ex tecnico dello Shakhtar ha allenato l'obiettivo di calciomercato della Juve: «L'ho cresciuto e adesso gli consiglierei l'Italia per completarsi»

TORINO - La Juventus è a caccia di un’ala top e tra gli uomini nel mirino c’è un allievo di Mircea Lucescu, quel Douglas Costa del Bayern Monaco che il tecnico romeno lanciò ai tempi dello Shakhtar Donestk: «Notai Duki (è il soprannome del ragazzo, ndr) nell’Under 19 del Brasile dove c’erano anche Neymar e Alex Teixeira. Quando lo acquistammo dal Gremio si intravedeva il suo talento, ma era ancora un giocatore da calcetto: adesso, invece, è diventato uno dei migliori esterni a livello mondiale».

Chi sono i top del ruolo?
«A parte Neymar, le ali più forti sono Bale, Douglas Costa, Willian e Robben. Rispetto a quest’ultimo, suo compagno di squadra al Bayern, Duki è più rapido e calcia più forte, però ora come ora è meno completo».

Douglas Costa cosa ha di speciale?
«Lui e Willian sono i giocatori più veloci che ho allenato in carriera. Douglas Costa è uno che parte da fermo e raggiunge immediatamente velocità elevatissime. E’ bravo a rompere il ritmo».

Tecnicamente sembra un vero brasiliano...
«Possiede un tiro eccezionale. E lo sfrutta bene: è uno che cambia direzione improvvisamente e poi va alla conclusione. Douglas Costa sente lo spazio e capisce dove buttarsi per colpire».

Rispetto al giocatore che ha lanciato lei in Ucraina quanto è migliorato il brasiliano nel Bayern Monaco con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti?
«Ha compiuto un ulteriore salto di qualità. Douglas Costa, quando lo allenavo io, ha voluto tantissimo il trasferimento in un top club. Ricordo come fosse adesso quando se ne andò. Mi ringraziò e in seguito mi portò una sua maglia del Bayern. E’ un gran calciatore e un bravo ragazzo, però ha bisogno di un ambiente che lo stimoli».

In Germania dicono che Douglas Costa voglia cambiare aria: se il suo allievo le chiedesse un consiglio sull’Italia e sulla Juventus?
«Se me lo domandasse, gli direi di andare». 

Perché?
«Perché la serie A resta uno dei campionati più complicati a livello tattico. In Germania le squadre giocano tutte allo stesso modo, mentre in Italia c’è grande varietà. E la varietà obbliga i giocatori a migliorarsi e a evolversi. Credo che Douglas Costa nella Juventus compierebbe il salto di qualità definitivo. Però non fatemi fare mercato a me... (risata)».

Douglas Costa è mancino: lo vede meglio a destra o a sinistra nel 4-2-3-1 di Allegri?
«Può giocare ovunque, anche trequartista centrale. E’ un giocatore tattico, adatto all’Italia».

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