TORINO - Da Ibrahimovic a Pogba, passando per Matuidi (che fino a prova contraria non ha ancora rinnovato con il Paris Saint-Germain), la Juventus condivide con Raiola un passato di trionfi e un futuro ricco di potenziali obiettivi di mercato. L’agente italo-olandese e i dirigenti bianconeri si conoscono benissimo e tra un incrocio e l’altro - anche per il piccolo Kean - torneranno presto in contatto. «Mino, che ne sarà di Donnarumma?»: domanda da “x” milioni, alla quale lo stesso agente non saprebbe dare, oggi, una risposta definitiva. Di sicuro converrebbe, a Marotta e Paratici, fare tutte le valutazioni del caso prima di mollare il pennellone rossonero. Per sostituire un santone come Buffon, servirebbe un “nuovo Buffon” e l’identikit del portiere campano è assolutamente perfetto. Il mercato dei dispetti tra i campioni d’Italia e il Milan, del resto, racconta di un paio di precedenti negli ultimi anni da far godere il popolo juventino. Nulla vieta che Donnarumma sostituisca il Gigi nazionale a gioco lungo. Buffon aveva 23 anni quando arrivò a Torino nel 2001 per 50 milioni di euro secondo il nuovo conio, Donnarumma seguirebbe lo stesso percorso a diciott’anni e per tre-quattro lustri erediterebbe ruoli, oneri e onori dal compagno di Nazionale. Il vero atout per la Juve è Raiola: driiin, «Ciao Mino...».