TORINO - Il Toro che punta a diventare una squadra migliore e quindi più ambiziosa, deve per forza di cose reperire forze nuove sul mercato, nella speranza che, sul campo, gli innesti, aiutino a fare il salto di qualità. In questo senso si attende molto da Iturbe, aspettando altri nomi. Ma ciò che ha fatto vedere il paraguaiano contro il Milan, quando è stato mandato sul terreno di gioco da Mihajlovic, a mezzora dal termine, pochi secondi dopo che il Torino aveva incassato la rimonta del 2-2, non ha ripagato le attese. Schierato in un 4-2-3-1, come ala sinistra, quindi non con la possibilità di accentrarsi per andare a esplodere il suo mancino, il sudamericano purtroppo ha deluso. Perché al di là delle prime palle, poi è stato un festival degli errori. Certo, entrare a freddo, tra l’altro in una serata dal clima rigidissimo, non è facile. Ma sono stati troppi i palloni persi malamente, troppi gli uno-contro-uno non affondati, così come i cross che quasi puntualmente non sono mai finiti a destinazione, perché rimpallati dal marcatore di turno in pressione sulla fascia. Serve dunque un altro Iturbe rispetto a quello che ha sbagliato quasi il 40% dei passaggi nella metà campo avversaria. Perché con questi numeri é impossibile aiutare i compagni e fare la differenza in positivo. Per accelerare serve un altro Iturbe.