TORINO - Agenti al lavoro, tra incontri a Milano, telefonate e un bel giro di mail. Si continua a ballare attorno a Maksimovic, giocatore fondamentale per il Napoli, nell’ottica di un rafforzamento della difesa, ma determinante anche per il Torino: giacché può fruttare un tesoro eccezionale, per Cairo. Il quale, anche ieri, ha ribadito a chi di dovere il suo pensiero: non accetta ricatti, cura un contenzioso legale e soprattutto continua a dire di essere pronto anche a trattenere il difensore a Torino, a forza.
Ma la verità è che il club granata sta arando il mercato estero per cercare di ottenere il massimo dalla cessione del serbo (la soluzione più logica e realistica), coltivando la speranza che alla fine il Chelsea si muova per davvero per Maksimovic (le prime scelte di Conte sono ben altre, a cominciare da Romagnoli). Per cercare di “calmare” Cairo, i mediatori al lavoro ripropongono la bontà della pista napoletana. Tanto che al Torino vengono spediti messaggi il più possibile concilianti. Come la disponibilità a inserire di nuovo nella trattativa anche il regista Valdifiori, chiuso a Napoli a maggior ragione dopo le operazioni Diawara e Rog (senza dimenticare Jorginho, ovviamente). Non solo: fonti vicine al Napoli lasciano intendere che il Torino potrebbe arrivare a Valdifiori anche in prestito con diritto di riscatto obbligatorio, sulla base del raggiungimento di un certo numero di presenze in campionato.
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