TORINO - Ritoccare l’attacco è una delle priorità granata. Il Torino vorrebbe portare in organico un giocatore affidabile e di peso tecnico così da completare un reparto che vanta già elementi come Fabio Quagliarella e Maxi Lopez, oltre a Josef Martinez e Amauri. Ma la scelta dev’essere ponderata anche perché occorrerà un investimento importante e dunque è lecito pensare che un affondo deciso verso un determinato obiettivo verrà portato subito dopo la cessione di uno dei gioielli granata ambiti non soltanto dalla grandi italiane. Tuttavia bisogna anche porre dei paletti per non farsi cogliere impreparati davanti a eventuali imprevisti e per anticipare la concorrenza. Negli ultimi giorni, per esempio, è tornato appetibile un vecchio obiettivo, seguito con insistenza l’anno scorso e adesso apparentemente più avvicinabile. Si tratta di Abel Hernandez, attaccante uruguaiano, ex Palermo e attualmente in forza all’Hull City appena retrocesso in Championship. E il sudamericano non ha nessuna intenzione di scendere di categoria e quindi ha dato mandato al suo procuratore di trovargli un’altra collocazione, magari in Italia. La valutazione del giocatore si aggira attorno ai 13 milioni di euro e percepisce un ingaggio di 2.4 milioni a stagione. Il Torino starebbe pensando di proporre al club inglese un prestito oneroso magari con il diritto di riscatto e di convincere il giocatore a ridursi gli emolumenti. Doppia impresa non facile da raggiungere. Tra l’altro, negli ultimi giorni su Hernandez stanno convergendo gli interessi di altri club, per ora soprattutto nostrani. Il Chievo è la società più avanti nei contatti con l’entourage del giocatore essendosi mossa in anticipo. Ma stanno recuperando velocemente posizioni sia il Bologna che il Sassuolo. Il pericolo adesso è che sia l’Hull City che l’attaccante inneschino un’asta, cosa che il Torino vorrebbe assolutamente evitare.

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