FIRENZE - Le parole pronunciate da Vincenzo Montella dopo Palermo-Fiorentina non sono proprio di commiato, ma disegnano comunque uno scenario in cui la sua presenza sulla panchina viola nella prossima stagione appare tutt'altro che probabile. Soprattutto tenendo conto della rottura con i tifosi dopo il ko con il Siviglia al Franchi. Il confronto con la società avrà luogo sabato, alla vigilia della gara con il Chievo: Andrea Della Valle sarà a Firenze e incontrerà il tecnico, il presidente Cognigni, il dg Rogg e il ds Pradè. La Fiorentina, intanto ha iniziato a valutare possibili successori, e giusto una settimana fa ha studiato da vicino il candidato numero uno: Roberto Donadoni. Il 3-0 sul Parma non ha cancellato la stima guadagnata dal suo tecnico sia per l'esaltante campionato scorso, quando solo la mancata concessione della licenza gli impedì di portare i crociati in Europa League, sia per la travagliata stagione attuale, in cui ha ben gestito una situazione difficilissima.

ALTRI CANDIDATI - Donadoni è quindi in pole, ma non corre da solo. Sotto osservazione da tempo c'è Eusebio Di Francesco, che però non ha nessuna fretta di lasciare Sassuolo. Vista la vicinanza, poi, non poteva passare inosservato quanto fatto da Sarri ad Empoli, anche se il nome del tecnico è anche nella lista dei successori di Mihajlovic alla Samp. Destinato a restare un sogno, invece, il desiderio dei tifosi di vedere Luciano Spalletti sulla panchina viola. Improbabile anche l'ipotesi Mazzarri.

DIRIGENTI - Anche se non così probabile come quello di Montella, potrebbe esserci l'addio anche del ds Pradè: a sostituirlo sarebbe quasi certamente Sean Sogliano, che lascerà il Verona e potrebbe avere in testa un nuovo nome per la panchina, che non sarà però quello dell'attuale tecnico scaligero Mandorlini.