CONTRATTO DA RISPETTARE - Parole importanti, anche se Ruocco va ulteriormente in profondità: «Se vuoi prendere un fuoriclasse come Tevez, devi muoverti prima della fine del contratto, ci sono tante situazioni da prevedere. Carlos vorrebbe tornare perché ama il suo Paese, gli mancano la sua gente e il Boca. Adora stare a Buenos Aires, lo considera il posto più bello del mondo. Ecco perché non ha mai pensato di comprare una casa a Londra, Manchester, Torino, o in Brasile quando giocava nel Corinthians. Ne ha comprate molte, ma solo in Argentina perché è lì che vuole tornare». In Sud America si vocifera anche di un precontratto in ballo: «L’ha detto un dirigente del Boca? E’ falso, altrimenti vorrebbe dire che avremmo infranto la legge - prosegue Ruocco -. Di qui a giugno, quando il mercato aprirà, possono accadere cose inimmaginabili. Per il momento, per fortuna o per sfortuna, dobbiamo rispettare il contratto con la Juve fino al 2016. Se l’accordo fosse scaduto nel 2015, Carlos sarebbe già qui».
VERSO IL PARADISO - Nelle parole di Ruocco emergono anche tracce dell’uomo che si cela dietro la corazza dell’Apache: «Lo seguo da 12 anni e so che quando andò al Corinthians, dopo una settimana voleva già tornare. E quando al City ha avuto problemi col tecnico, è scappato qui da noi per tre mesi. Gli manca il suo Paese, adora il suo Paese. A chi dice che in Argentina avrebbe problemi a livello di sicurezza, Carlos risponde che per lui questo è il paradiso. Guarda tutte le partite del Boca, a casa sua trovate una marea di magliette, insegne, bandiere: il Boca è dappertutto. Ogni volta che ne ha voglia, Carlos parla con Angelici, il tecnico Arruabarrena e i giocatori, non solo tramite i social. A Torino guardava tutte le partite del Boca con Osvaldo».
Roberto Colombo
Antonino Milone
Antonino Milone