A CASA - Arturo, dunque, non è neppure stato convocato e resta a casa a lavorare. Non è una bocciatura, ci mancherebbe, ma un invito a recuperare il terreno perduto. Perchè in Europa, più che in Italia, c’è tanto bisogno della sua cattiveria agonistica per non ripetrere la figuraccia della passata stagione quando i campioni d’Italia furono cacciati nel girone eliminatorio. Il cileno seguirà una tabella personalizzata che gli permetterà di non forzare (almeno per ora) più del dovuto il ginocchio operato. Che è a posto ma va tenuto sempre sotto controllo. Se sta bene Vidal gioca sempre ma se non è al top (come in questo momento) ci sono altri giocatori che offrono più garanzie. Questo è il punto. Pereyra, per fare l’esempio più lampante, sino ad oggi ha giocato meno di quanto meritasse. E con il completo recupero di Pirlo là in mezzo la concorrenza è davvero agguerrita. Quindi dentro chi sta meglio e offre le maggiori garanzie.
MERCATO - Niente Manchester United? Mai dire mai. Adesso la Juve, intesa come società, non potrebbe sostenere il contrario. Ma se più avanti la trattativa dovesse riaprirsi sarà Marotta a dettare le condizioni. Nel senso che non sarà dato via a prezzo di saldo. Tutt’altro. Altrimenti resterà dove si trova ora. Anche perchè -assicurano voci bene informate sul mercato internazionale - il Real Madrid starebbe ripensando a lui. Si sa quanto piaccia il bianconero a Carletto Ancelotti nonostante le smentite di Florentino Perez che tende a depistare gli orientamenti. Addirittura i madridisti starebbero pensando di offrire in cambio Sami Khedira, 27 anni, nazionale tedesco conteso da tutti i più grandi club europei. Il campione, allora, continua ad avere estimatori e la società intende tutelare il suo patrimonio finanziario. Certo che i rapporti con il club campione d’Europa, dopo l’affare Morata, è molto buono. Questo non significa che Vidal passerà al Real Madrid ma, di sicuro, quella spagnola è una società ben vista dalle parti di corso Galileo Ferraris.
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