TORINO - L’esplosione di Morata alla Juventus sta attirando sullo spagnolo gli occhi di molti club europei. Se da una parte il Real Madrid, che vanta un diritto di “recompra” (dal 2016 fino al 2017) sul giocatore, lo rivorrebbe al Santiago Bernabeu, dall’altra è pronta a scatenarsi un’asta di mercato in Premier League tra Arsenal e Liverpool. Secondo i media inglesi, infatti, Wenger e Rodgers hanno messo nel mirino il 22enne iberico. E la Juventus? Per il momento i bianconeri si limitano a guardare, forti anche di varie rassicurazioni economiche sull’affare.

LE CLAUSOLE – Intorno alla questione Morata, però, le clausole non mancano. Nell’estate scorsa, infatti, il Real Madrid ha inserito nella trattativa per il trasferimento dello spagnolo alla Juventus, la clausola di “recompra”. Nel 2016 i Blancos, se vorranno riportare in patria l’attaccante, dovranno sborsare 30 milioni di euro; la cifra sale a 35, più 3 di bonus, nel caso di rientro alla casa base nel 2017. Ma non finisce qui. Se Arsenal e Liverpool sono veramente intenzionate ad assicurarsi le prestazioni di Morata, dovranno fare i conti con la così detta “clausola anti-sceicchi”. Se un terzo club, oltre a Juventus e Real Madrid, volesse l’attaccante classe 1992, dovrà spendere la bellezza di 80 milioni di euro, che andranno ripartiti tra bianconeri e Blancos a secondo del tempo. Se l’operazione viene realizzata entro il 2017, infatti, 2/3 dell’incasso andrebbero al club di Agnelli, mentre Perez si “accontenterebbe” solo di 1/3 dei soldi. Oltre i due anni, invece, la cifra di 80 milioni di euro sarebbe intascata interamente dalla Juventus, in quanto la prelazione di recompra in favore degli spagnoli verrebbe meno.