TORINO - Alessandro Gazzi è in procinto di rinnovare il proprio accordo con il Torino: traguardo ottenuto con merito, avendo sul campo dimostrato di valere nonostante il Torino, fino agli ultimi giorni di agosto, lo avesse messo sul mercato. Tant’è, Gazzi non può reggere da solo l’urto di una stagione lunga e complicata, a maggior ragione non avendo propriamente le caratteristiche ideali per quel ruolo: ha stretto i denti, ha dato tanto e anche più di quello che era lecito attendersi. E ora sta pure pagando l’utilizzo massiccio in termini di brillantezza. Il Torino perciò necessità di un rinforzo urgente e si sta muovendo in quella direzione: centromediano metodista, per dirla con un termine utile a descrivere un calciatore abile in fase di impostazione e pure capace di tirare su la diga quando serve. Il punto focale è che il tempo stringe e le valutazioni adesso devono lasciare spazio alle trattative avanzate. In quel ruolo i granata si sono mossi in concreto per Yann M’Vila: l’Inter lo ha inserito nella lista degli esuberi e il Torino è andato prontamente a bussare alla porta, seguito a ruota dall’Udinese. Il francese però spinge per la Premier, con il Qpr indiziato principale a rilevare il prestito dal Rubin Kazan. Tuttavia il Torino non demorde, confidando in un ripensamento. Nel frattempo però i granata lavorano con la Sampdoria e il manager del giocatore per dare a Ventura un jolly come Nenad Krsticic: il serbo può ricoprire il ruolo di mezzala, ma all’occorrenza pure quello di schermo davanti alla difesa con piedi buoni nell’impostazione e pure notevole dinamismo. Non è un’operazione semplice, dato che il club doriano non vorrebbe privarsi del centrocampista in questa fase di mercato. Dopo aver chiesto informazioni su Daniele Baselli (per il quale l’Atalanta chiede 8 milioni), il Torino sta ragionando su un tentativo per Luca Cigarini: un giocatore che chiaramente offrirebbe una qualità che nel Torino latita. Anche in questo caso tuttavia è difficile immaginare un prestito, anche perché l’Atalanta vorrebbe evitare di rinforzare una diretta concorrente.

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