Mister Canzi: "Vogliamo la Coppa Italia"
Eppure la stagione non è finita, c'è una finale di Coppa Italia contro la Roma da giocare per centrare il 'Double': “Abbiamo preparato quest’anno tante partite importanti, sappiamo come farlo: so che queste ragazze, quando c’è da tirare fuori il massimo, lo tirano fuori. Ci siamo guardati dentro più volte nel corso della stagione per tirar fuori il massimo. In questa partita scuramente non abbiamo fatto un gran primo tempo, sono abbastanza soddisfatto del secondo. Però ripeto sappiamo come preparare una sfida importante, chiaramente ci sono anche gli avversari, anche perché avremo una partita difficilissima contro una squadra molto forte, ma ci lavoreremo”. Sull'avversario: “La Roma è passata dal rischiare di avere una stagione totalmente fallimentare alla possibilità di avere una grande stagione. Sicuramente le loro motivazioni sono molto alte, come le nostre: era uno degli obiettivi preposti a inizio anno, ovvero quello di arrivare fino in fondo. Chiaro che nella partita secca può succedere di tutto, ma in questa stagione contro la Roma abbiamo dimostrato di potercela giocare a testa alta, come anche loro han dimostrato di potersela giocare. Quindi sarà una partita aperta”.
Se è vero che di solito sono calciatori e calciatrici ad imparare dagli allenatori, ma Canzi ha imparato qualcosa da Sara Gama? “Sicuramente mi ha aiutato, insieme alle altre, a capire cos’è la Juve. E’ stata la prima persona che ho incontrato quando sono stato nominato allenatore, abbiamo avuto un colloquio che doveva essere di 5 minuti e invece è durato un’ora. Credo che ci siamo subito conosciuti e rispettati, credo che la lettera che le ragazze le hanno scritto riassuma tutto. Ciò che posso dire che è che sono onorato di essere presente come suo tecnico e ringraziarla per queste emozioni”. C’è nella Juve chi è pronto a raccogliere l’eredità di Gama? “Sicuramente sono più persone perché, ci sono alcune ragazze che sono qui da tanto tempo. Mi sento di dire che al di là dell’aspetto del capitano o non capitano, Martina (Rosucci) che oggi subentra non è una cosa casuale, è riconosciuta anche all’interno dello spogliatoio come un punto di riferimento importante”.