BARRANQUILLA (COLOMBIA) - Scene di ordinaria follia. Sì, così potrebbe essere descritto quanto accaduto in Colombia, dove proseguono le manifestazioni, che non risparmiano nemmeno il mondo del pallone. Nel Paese Sudamericano negli ultimi giorni si sono registrati disordini e dure proteste contro il governo guidato dal giovane Ivan Duque, salito al potere a 42 anni e leader meno anziano della storia recente della Colombia. Una repressione sanguinosa pagata a duro prezzo che ha portato alla morte di tantissime persone. Così come il tessuto di tutta la rete sociale, anche il calcio ne paga le conseguenze, tanto che la sfida di Libertadores giocata a Barranquilla fra America Cali e Atletico Mineiro è stata interrotta per ben cinque volte. Il motivo? I lacrimogeni usati dalla polizia fuori dallo stadio per disperdere i manifestanti hanno accecato i calciatori, costretti poi a rientrare negli spogliatoi perchè l'aria si era fatta irrespirabile. Una vera e propria guerra civile che non risparmia nemmeno il mondo del pallone.