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Pioli: "Ronaldo, Juve-Milan, Inzaghi deve ringraziarmi. Nel deserto mi urlano..."

 

L'ex allenatore rossonero ha ripercorso la sua storia e ha spiegato il suo addio. Poi ha parlato anche di CR7, i derby persi e un futuro come ct dell'Italia

"Quando c’è di mezzo il Milan sono sempre emozionato. Mi aspetto una partita avvincente e bella da vedere" - ha detto Pioli in vista della finale di Supercoppa italiana contro l'Inter, rispondendo alle domande della stampa italiana. E a proposito della squadra di Conceicao ha rivelato: "Ho visto poco i rossoneri in questa stagione. All’inizio non mi andava di guardare le partire, era difficile per me. Quindi faccio fatica a dare giudizi in generale: ho visto il secondo tempo di Madrid, giocato bene, una gran vittoria. Invece con la Juventus non è stata una grande partita".

Pioli, il Milan e l'incontro con i suoi ex giocatori

"Cosa auguro al Milan? Sempre il meglio, per quello che ho vissuto con i miei giocatori. Nelle stagioni ci sono momenti belli e anche brutti, non è semplice ma i rossoneri devono sempre competere per vincere" - ha detto Pioli. Sull'incontro con i suoi ex giocatori: "Bellissimo ed emozionante. Me l'aspettavo così, so benissimo cosa ho vissuto con i miei calciatori e con il club. Quello che abbiamo condiviso è stato un percorso bellissimo, pieno di gioie, anche di delusioni, ma abbiamo dato tutto. Mi ha fatto piacere rivederli. Mi aspettavo che fosse così emozionante, l'altro giorno avevo i posti vicino alla panchina del Milan e mi sembrava di essere ancora lì (ride, ndr). Il rispetto e la condivisione creati a Milanello rimarranno per sempre. Giroud mi ha chiamato subito dopo aver visto le immagini". Sul calcio italiano visto dall'Arabia: "Io parlo spesso coi miei calciatori, molti sauditi seguono la Premier ma conoscono la Serie A, lo vedono come un campionato importante. Qui a Riad ci sono tantissimi milanisti, sono quasi più riconosciuto qui che a Milano: a volte vado nel deserto e c'è gente che mi chiama 'on fire'. Il calcio italiano è molto conosciuto e apprezzato". Poi ha precisato: "Però per me on fire deve rimanere legato al Milan". Su Conceicao: "Io l'ho incontrato due o tre volte, è sempre difficile giocare contro di lui. Al Porto mi aveva impressionato, credo sia un allenatore con le idee chiare, penso possa fare benissimo".

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