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Arteta all’Arsenal non può fallire: i movimenti delle panchine Premier

Arteta all’Arsenal non può fallire: i movimenti delle panchine Premier EPA
Guardiola dovrebbe rimanere al City almeno per un’altra stagione. Frank primo candidato a sostituire Postecoglou al Tottenham

Quella appena conclusa è stata una Premier League piena di sorprese, che ha inaspettatamente ridefinito le gerarchie interne al calcio inglese. Nonostante siano state tante le squadre ad aver deluso le aspettative iniziali - e si sa, quando nel calcio questo accade il primo a pagarne le spese è quasi sempre l’allenatore – in vista della prossima stagione, che in Inghilterra inizierà il 16 agosto, non si prevedono particolari sconvolgimenti a livello di panchine. Partendo dall’alto, salvo inattese sorprese, tutte le prime 5 classificate, ovvero quelle che si sono guadagnate il posto nel paradiso della prossima Champions, dovrebbero ripartire con lo stesso tecnico. Nessuno fra Slot, Arteta, Guardiola, Maresca e Howe è in discussione, anche se ognuno di loro si porta dietro una situazione diversa. La più delicata è quella di Arteta: il basco, infatti, dopo 3 secondi posti consecutivi non sembra più avere molti margini d’errore, nel senso che, dopo oltre 770 milioni di euro investiti sul mercato dal giorno suo insediamento, il club vorrebbe iniziare a riscuotere qualcosa in termini di vittorie. Anche in questa stagione, i Gunners sono rimasti a mani vuote: e se nelle due annate precedenti i secondi posti erano stati letti come passi in avanti nella crescita, quello di quest’anno ha fatto storcere il naso a molti. Arteta inizierà la prossima annata con molta più pressione rispetto a quanto era accaduto negli ultimi anni, sapendo di non poter più sbagliare.

Guardiola resta, cambio agli Spurs?

Per quanto riguarda Guardiola, dopo il rinnovo per altre due stagioni arrivato a sorpresa lo scorso novembre, ci si attende una sua permanenza a Manchester almeno per un’altra stagione. Scendendo più sotto in classifica, la situazione delle panchine si fa più incerta: una sola mossa potrebbe innescare il classico effetto domino. La mossa potrebbe avere come protagonista Thomas Frank, attuale tecnico del Brentford e indiziato numero uno a prendere il posto di Postecoglou nel caso in cui il presidente del Tottenham, Daniel Levy, decidesse di sollevarlo dall’incarico nonostante la fresca vittoria dell’Europa League.
A quel punto le Bees potrebbero puntare su uno fra Knutsen, Terzic o Rose. Il Manchester United, invece, nonostante la peggior stagione da quando esiste la Premier League, ritroverà in panchina Ruben Amorim, arrivato lo scorso novembre per sostituire Ten Hag e al quale verrà concessa un’altra opportunità: il portoghese spera di poter beneficiare di una campagna acquisti che gli porti in dote calciatori più consoni alle sue idee tattiche.
Nonostante la delusione per la mancata qualificazione alla prossima Champions non è in discussione il progetto di Unai Emery all’Aston Villa. Così come non dovrebbe esserlo nemmeno quello di Espirito Santo col Nottingham, anche se in questo caso la variabile impazzita potrebbe essere il vulcanico presidente del Forest, Evangelos Marinakis. Glasner, invece, si godrà il ritorno in Europa del Crystal Palace, così come Iraola - come ha lui stesso dichiarato e nonostante l’interesse di alcuni club importanti - dovrebbe rimanere al Bournemouth. Rimarrà al Brighton anche Hurzeler, la cui prima stagione sulla panchina che fu di De Zerbi è stata positiva.
 

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