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Ronaldo, il re… ietto: il silenzio di Mendes e la rimozione dal gruppo WhatsApp

EPA

Atmosfera sempre più tesa dopo le violente accuse che ha lanciato al Manchester United: il futuro è incerto

Tensione con i compagni

Mentre dall’Inghilterra piovono giudizi pesantissimi e pure molto ironici su di lui («Non può sminuire il ruolo dell’allenatore, ha ingannato lo United», sibila Rio Ferdinand mentre Gary Neville è beffardo: «Qualcuno vuole venire a cena con me?», si domanda riferendosi al fatto che CR7 ha dichiarato di non aver mai mangiato con lui e Rooney. Rottura totale con tutto l’ambiente dei Red Devils: Maguire e McTominay avrebbero già escluso Ronaldo dal gruppo WhatsApp della squadra chiedendo alla dirigenza che non venga perdonato e allontanato dal club. Tensioni che rischiano di condizionare i rapporti anche all’interno dello spogliatoio del Portogallo. In particolare ha lasciato il segno il video di accoglienza da parte del connazionale Bruno Fernandes, suo compagno di squadra anche allo United, gelido nei confronti di CR7 all’arrivo nel ritiro della nazionale lusitana a Oeiras. Prima lo ha quasi ignorato, quindi lo ha salutato in fretta solo in un secondo momento. Segnale che qualcosa va sistemato al più presto nei rapporti con i compagni. Anche perché poi in partitella pure Cancelo, innervosito, ha cercato di evitare l’abbraccio del suo capitano...

Il silenzio dell’agente

Ma soprattutto fa effetto, desta sensazione e fa riflettere il silenzio totale sulla vicenda da parte di Jorge Mendes, il superagente del campione di Madeira. Il presidente e fondatore dell’agenzia Gestifute, che ha staccato tutti i cellulari, è arrivato ieri a Dubai dove domani riceverà per la decima volta (su 12 edizioni) il Globe Soccer Award come miglior procuratore del mondo. Stavolta però non avrà troppi motivi per festeggiare. La sparata del suo giocatore prediletto, quasi un figlio per lui, lo sta costringendo a tentare un arduo e improbo lavoro di ricucitura dei rapporti con il Manchester United. E dovrà pure provare a piazzare il suo pupillo in un club di livello dopo che tutti i tentativi erano naufragati l’estate scorsa. Non trovano conferme le voci, anzi fioccano smentite, su Chelsea e Bayern mentre torna d’attualità la pista che porta all’Al Hilal, ovvero Riyad, Arabia Saudita... 

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