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Bournemouth, stop al ginocchio a terra: "Ha fatto il suo tempo"

Il club di Championship annuncia attraverso il suo capitano la decisione: niente più gesti simbolici contro il razzismo prima dei loro match

BOURNEMOUTH (Inghilterra) - I giocatori del Bournemouth (club attualmente in Championship, la seconda divisione inglese) hanno deciso che non si inginocchieranno più prima delle partite come segno di protesta, sposata sin dall'inizio in Inghilterra, per la causa antirazzista del movimento Black Live Matters. Lo comunica il capitano Steve Cook, spiegando che il gesto avesse ormai "fatto il suo tempo" e non avesse più "la stessa portata dei primi tempi", precisamente di otto mesi fa, subito dopo la morte di George Floyd, l'uomo soffocato da un agente di polizia a Minneapolis (Stati Uniti).

Bournemouth, la decisione

Oltre al Bournemouth, pure i giocatori del Brentford e l'attaccante del Crystal Palace, Wilfried Saha avevano preso la stessa decisione. Il capitano dei Cherries Steve Cook ha aggiunto: "Vogliamo continuare ad agire per il cambiamento, ma abbiamo anche bisogno di leader politici, di social media. Vorremmo vedere qualcosa di concreto da parte loro piuttosto che continuare con parole o gesti".

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