LO SFOGO DI MADRID - Ma non c'è nessun rimpianto sulla mancata possibilità di giocare con Ronaldo alla Juve. "Ho parlato tante volte con Agnelli e ho pensato che dopo un periodo così lungo e stressante, fosse arrivato il momento di finire. O smettevo di giocare, e ci ho pensato, oppure se fosse arrivata una proposta per continuare a giocare ad alti livelli, l'avrei presa in considerazione. Un campionato esotico non l'avrei considerato, a maggio è arrivato il Psg ed è stata una scelta ponderata con tutto il mondo Juve. Infatti ci siamo lasciati in modo molto bello, è stato un distacco dolce". Al Psg insegue quella Champions mai raggiunta in bianconero, dove la sua ultima partita in Europa coincide con lo sfogo di Madrid. "Ho fatto quell'intervista perché ero fuori dalla grazia di Dio. Qualche giorno dopo dichiarai che sapevo già di aver esagerato ma in quel momento sentivo di dire quello, non potevo dire altre cose. Sul rigore ripeto che quella resta una situazione dubbia e in una situazione del genere, a un minuto dalla fine, un arbitro con un'altra esperienza non fa quel tipo di scelta. Ne sono certo al mille per mille".