Dopo sei stagioni straordinarie e 15 trofei sollevati al cielo, Carlo Ancelotti e il Real Madrid si separano. Ed è ufficiale così come quello con Modric nei prossimi mesi. È la fine di un ciclo che ha segnato una delle pagine più gloriose nei 123 anni di storia del club. L’allenatore emiliano, maestro di stile e vincente per vocazione, lascia la panchina delle merengues come il tecnico più titolato della storia madridista. Un addio che sa di gratitudine, rispetto e orgoglio condiviso, mentre il futuro dell'allenatore si tinge di verdeoro: da giugno sarà alla guida del Brasile, con l'obiettivo di condurre la Selecao verso i Mondiali 2026.
L’impronta di una leggenda
Carlo Ancelotti non è stato solo un allenatore per il Real Madrid. È stato una figura centrale, un riferimento capace di coniugare competenza tattica, serenità gestionale e un carisma che ha fatto breccia nel cuore dei tifosi. Con lui in panchina, il club ha vissuto un’epoca irripetibile: 3 Coppe dei Campioni, 3 Coppe del Mondo per Club, 3 Supercoppe Europee, 2 campionati spagnoli, 2 Coppe del Re e 2 Supercoppe di Spagna. Numeri che parlano da soli, testimonianza della sua incidenza profonda nella storia recente del club.