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Il Barcellona guarda lontano: a Maiorca per ripartire

Il Barcellona guarda lontano: a Maiorca per ripartire Getty Images

Per i blaugrana novembre è stato un mese negativo, ma c’è fiducia nei confronti di una squadra giovane che ha ampi margini di crescita

BARCELLONA - «Per fortuna novembre è finito». Non sappiamo se i Guns'n'Roses siano tra le band favorite di Hansi Flick. Di certo, il sospiro di sollievo del tecnico tedesco ha ricordato a molti quello di Axl Rose: «Niente dura per sempre/Nemmeno la fredda pioggia di novembre». E dire che, dopo il poker rifilato al Real Madrid nel Clásico disputato lo scorso 26 ottobre al Santiago Bernabéu, il mese nuovo era cominciato con la vittoria nel derby contro l'Espanyol (3-1) e la successiva 'manita' rifilata alla Stella Rossa a Belgrado (2-5). E la verità è che non si può dare nemmeno la colpa al cosiddetto Virus Fifa. E già, perché prim'ancora della parentesi per le gare delle nazionali, la capolista della Liga era stata costretta a cedere il passo a San Sebastián, alla Real Sociedad. Una sconfitta di misura alla quale è seguito, due settimane dopo, l'harakiri di Vigo, dove i catalani avevano il controllo delle operazioni prima di rimanere in inferiorità numerica a causa della poco accorta espulsione di Marc Casadó che ha finito per riportare in partita un Celta mai domo.

L'inizio della crisi

Mezzo passo falso, come si suol dire, che era stato archiviato pochi giorni più tardi come un semplice incidente di percorso. Il tris rimediato in Champions League dal Brest a Montjuic aveva, infatti, convinto i tifosi blaugrana che non si trattava di crisi. Ma si sbagliavano, perché a chiudere il programma novembrino del Barça è arrivata la sconfitta casalinga contro il Las Palmas nel giorno del 125esimo compleanno del més que un club, in una gara collocata a proposito in orario familiare (alle due di pomeriggio) per permettere anche ai più piccini di partecipare alla festa. E, invece, la squadra di Flick è rimasta col coltello in mano e gustarsi la torta sono stati i tifosi ospiti.

Le parole di Flick

Ed è per tutte queste ragioni che Flick spera che la fredda pioggia sia davvero finita con la conclusione del mese di novembre: «Per fortuna novembre è finito ed è cominciato dicembre. Dobbiamo ancora imparare tanto ma è normale perché siamo la squadra più giovane. Abbiamo iniziato molto bene però a novembre sono arrivare le prime difficoltà. Spero che dicembre sia diverso - insiste - . È lunga la strada che porta alla Liga, un titolo che vogliamo vincere. Siamo concentrati sul nostro obiettivo, ma se non ce la faremo, l’anno prossimo probabilmente saremo più forti - mette le mani avanti - . Qui tutti conoscono la situazione, ossia che siamo una squadra formata da calciatori giovani con i quali mi fa enorme piacere lavorare». Stasera, i catalani sono attesi da una trasferta non proprio semplice a Maiorca nel primo dei due anticipi della 19esima giornata che vedranno scendere in campo, tra oggi e domani, le quattro squadre che il prossimo mese di gennaio parteciperanno alla final four della Supercoppa di Spagna: «È vero che hanno conquistato un punto su nove in campionato, anche se la scorsa settimana hanno vinto in Champions League - ha sottolineato Jagoba Arrasate, tecnico bermellon - . Quello che, in realtà, non era normale è l’inizio che hanno avuto, quando vincevano tutte le partite in scioltezza. Mi aspetto un Barça ferito e per questo più pericoloso. Per ottenere un buon risultato dovremo fare la partita perfetta». Se il Maiorca centrerà l’obiettivo, il Barça potrebbe perdere la vetta della classifica già domani, quando il Real Madrid proverà ad avere la meglio dell’Athletic Club a Bilbao.

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