1984, 1992, 2007. Lo Stoccarda non vince spesso il campionato, ma ciclicamente la squadra sveva si ripresenta ai vertici del calcio tedesco e si porta a casa almeno un titolo, aggiungendo in mezzo anche la Pokal del 1997 — senza contare i quattro trofei conquistati negli anni ’50. Gli ultimi anni però non erano stati all’altezza della fama del VfB, retrocessi due volte nel 2016 e nel 2019, pur risalendo subito. Nel 2023, in realtà, hanno rischiato anche il tris, ma proprio da quella salvezza nei playout contro l’Amburgo, con Sebastian Hoeness in panchina, ha rilanciato del tutto il presente di un club che, dopo anni di anonimato è tornato ad essere rilevante.
Champions e Pokal, un biennio di successo
L’anno scorso il secondo posto davanti al Bayern Monaco - quando all’inizio sembrava una candidata a retrocedere - ha riportato il club ad una dimensione da Champions League dopo quasi 15 anni di assenza, con introiti che hanno inevitabilmente permesso di alzare il livello, anche contando qualche sacrificio come le cessioni di Anton e Guirassy a 20 milioni al Dortmund e Ito a 30 al Bayern. E nel percorso è anche arrivata la soddisfazione di vincere in casa della Juventus.
Il doppio impegno del 2024/25 ha pesato particolarmente sulla gestione della stagione, visto che in campionato i primi quattro posti sono rimasti sempre abbastanza lontani e alla fine è arrivato un nono piazzamento finale abbastanza anonimo. Solo che quell’impegno è diventato… triplo: la Coppa di Germania è diventata un obiettivo, complice un cammino non complicatissimo ma sempre gestito nella miglior maniera. E alla fine è anche arrivata la vittoria, con un 4-2 sull’Arminia Bielefeld che ha seguito il ben più difficile 3-1 sul RB Lipsia in semifinale. Un trofeo conquistato dopo 18 anni che ha timbrato il decennio, dopo l’astinenza dello scorso — anche se, in realtà, nel 2017 è arrivato il campionato di Zweite Liga. Meglio di niente.
Stoccarda, serbatoio per la nazionale
I risultati in crescendo non sono passati inosservati soprattutto a Julian Nagelsmann, ct da fine 2023, ovvero quando è partita l’escalation della squadra di Hoeness. Non è un caso che negli ultimi 18 mesi siano stati ben 8 i giocatori chiamati in nazionale quando facevano parte della rosa dello Stoccarda: il portiere Nübel (1996), il terzino sinistro Mittelstädt (1997), il centrocampista Stiller (2001), gli esterni offensivi Leweling (2001) e Führich (1998) più la punta Undav (1996) tra quelli che hanno esordito, più la punta Woltemade (2002) fresco di convocazione e guardando indietro anche Anton (1996) che in estate è passato al Dortmund.
Tutti giocatori che hanno esordito in nazionale dallo scorso gennaio ad oggi, che prima di fatto neanche se la immaginavano la nazionale tedesca, e che oggi sono protagonisti anche con la Mannschaft. Solo il Bayern Monaco nello stesso periodo ha avuto un numero più alto di giocatori convocati. Per non parlare dei talenti fuori dalla Germania: Guirassy vice capo-cannoniere della Champions, Millot prossimo alla convocazione nella nazionale maggiore della Francia. Sì, si può dire: lo Stoccarda è tornato grande.