Lamine Yamal, calciatore del Barcellona e della nazionale spagnola, continua a catalizzare l'attenzione sul campo, ma fuori dal terreno di gioco a far discutere è spesso suo padre, Mounir Nasraoui, protagonista di alcuni atteggiamenti social che hanno in diverse occasioni dato il via ad un vespaio di polemiche. Dall'accoltellamento subito in un parcheggio alle uscite social contro l’Inter durante la sfida di Champions, fino alla controversa pubblicazione in diretta dello stipendio del figlio sono solo alcuni dei gesti controversi che hanno portato l'uomo sotto i riflettori.
Lamine Yamal, la rivelazione social del padre Mounir
Ad alimentare le polemiche, anche l'ultimo gesto social del padre di Yamal. In una diretta Instagram seguita da oltre 1,5 milioni di follower, Mounir ha voluto rompere il silenzio su alcune critiche ricevute, facendo una rivelazione personale: "Soffro di epilessia da molti anni. Prendo cinque pillole al giorno. Chiedo rispetto". Un messaggio in risposta a chi lo accusa ingiustamente di apparire in video sotto effetto di sostanze ha replicato di non essere fatto, bensì malato.
Nel suo sfogo, Nasraoui ha denunciato anche di essere spesso vittima di soprusi a causa della sua condizione di salute: "Mi hanno derubato più volte per strada. La mia malattia mi rende vulnerabile. La gente dovrebbe pensare prima di giudicare". Parlando del figlio ha poi affermato: "Lamine è là fuori sul campo a lottare per la sua famiglia: per suo padre, sua madre, suo fratello, sua sorella e sua nonna. Ma se venite da me a dirmi ‘questo tizio è fatto'… non vi dirò cosa state facendo. Io non sono fatto, sono un padre che soffre da molti anni". E concludendo: "Quello che dovreste fare è rispettarmi. Io non vado in giro a insultare nessuno. Rispetto tutti. Chiedo solo lo stesso rispetto in cambio".