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Woltemade, la Germania scopre il suo nuovo numero 9 del futuro

Woltemade, la Germania scopre il suo nuovo numero 9 del futuro Getty Images
Classe 2002, Nagelsmann lo ha lanciato dal primo minuto in nazionale: 17 gol con lo Stoccarda, ha vinto anche la Dfb-Pokal da protagonista segnando in finale

L’atavico problema del centravanti attanaglia la Germania da ormai un decennio, da quando Miroslav Klose dopo la vittoria del Mondiale del 2014 ha deciso di chiudere la sua carriera — come miglior marcatore di sempre nella storia della Mannschaft. Da lì in avanti numerosi numeri 9 si sono alternati, mai nessuno però con quelle caratteristiche per poter essere a lungo termine una valida soluzione. Il “vecchio” Mario Gomez, l’altalenante Timo Werner, lo sperimentale Kai Havertz, l’ultimo arrivato Niclas Füllkrug, giusto per citarne una manciata. Per non parlare di chi si è preso il ruolo per un periodo, come Wagner, Kleindienst, Undav o altri. Ecco, dopo anni di attesa per trovare un ‘9’ su cui costruire, è arrivato Nick Woltemade. Uno che può dare davvero un’altra prospettiva presente e futura.

Woltemade, predestinato

Classe 2002, nato a Brema, ha completato la trafila delle giovanili nel Werder raccogliendo anche convocazioni, presenze e gol pure nelle giovanili tedesche. I 16 gol in altrettante apparizioni nel campionato Under-19 nella stagione 2019/20 hanno convinto l’allora tecnico Florian Kohfeldt a dargli un’occasione da titolare contro l’Augsburg nemmeno diciottenne, garantendogli poi vari spezzoni nel corso della stagione successiva, fermata poi dalla rottura del crociato che gli ha tolto quello spirito arrembante e lo ha spinto a muoversi in prestito, in 3.Liga, all’Elversberg.

10 gol e 9 assisti gli sono valsi un ritorno quasi ‘regale’ a Brema, dove ha aumentato il suo minutaggio e il suo spazio, con un problema non da poco: la mancanza del gol. Si è sbloccato verso il finale di stagione con una doppietta al Gladbach, alla terzultima giornata. Quando il suo passaggio allo Stoccarda a parametro zero era ormai già formalizzato e andava solo annunciato.

Stoccarda, il posto giusto

Effetto ketchup? Quasi, perchè il ‘puntero’ di quasi due metri - ma dotato di ottima tecnica, bravo nel gioco spalle alla porta e negli inserimenti anche se ancora poco capace di sfruttare il suo fisico dentro l’area - nelle prime 9 partite di Bundesliga ha faticato ad arrivare a 50 minuti. Poi alla decima il gol che ha sbloccato i conti e che ha aiutato a ribaltare quelle gerarchie che lo vedevano partire dietro Undav e Demirovic, due da quasi 20 gol la stagione precedente, ma anche il neo arrivato dall’Atalanta El Bilal Touré. Alla fine hanno parlato i gol: 17 in totale, più 3 assist, tanti quanti Demirovic ma con soltanto 2.039 minuti di utilizzo. Praticamente un gol a partita se proiettati su 90 minuti. Uno anche in finale di Pokal, dove ha segnato in 5 partite su 6, timbrando il cammino concluso con la vittoria finale (con rete, ovviamente).

Nel frattempo le sue prestazioni in Under 21, dove ha indossato anche la maglia numero 10, sono andate in crescendo, fino alla tripletta dello scorso marzo alla Spagna in amichevole. Una volta sbrigate le ‘pratiche’ della Nations League con i grandi - è già partito titolare contro il Portogallo giocando 60 minuti - si unirà al gruppo di Antonio Di Salvo, dove sarà la star e osservato speciale. Lo guarda il Bayern Monaco, lo segue anche la Roma. Da Stoccarda non cederebbero certo sotto i 30 milioni sapendo che, a 23 anni, l’ascesa del ragazzo di Brema è solo all’inizio.

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