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Sunderland-Newcastle, il derby del Tyne-Wear e quella vigilia di Natale del 1898

Sunderland-Newcastle, il derby del Tyne-Wear e quella vigilia di Natale del 1898 Redazione

Il 24 dicembre di 126 anni fa si giocò per la prima volta in First Division il confronto tra due squadre operaie divise non solo dal fiume: la rivalità risaliva ai tempi di Cromwell

Il primo Tyne-Wear derby di First Division tra Sunderland e Newcastle Utd si è giocato la vigilia di Natale di 126 anni fa, mentre in FA Cup i due club si erano già sfidati nel 1887: partita terminata 2-0 a favore dei biancorossi. Una rivalità antica che poggia le sue fondamenta nella guerra civile inglese, quando Sunderland sostenne i parlamentari di Oliver Cromwell e Newcastle i realisti, e nel precedente decreto di re Carlo I, che avvantaggiò la seconda rispetto alla prima nel commercio del carbone. Nel 1898, dopo cinque stagioni in Second Division, i bianconeri conquistano la promozione nel massimo campionato inglese, torneo che i biancorossi avevano vinto già tre volte, dividendo con l’Aston Villa fama e fasti di quegli anni pioneristici. Alla vigilia di Natale, 24 dicembre 1898, il Sunderland era a metà classifica mentre il Newcastle lottava per non retrocedere.

Il racconto del The Chronicle

Il Roker Park era stipato in ogni ordine di posto, con circa 30mila spettatori, ed erano stati allestiti ben 20 treni speciali per portare in trasferta i tifosi bianconeri, anche se la rivalità calcistica, come la conosciamo oggi, doveva ancora sbocciare. Il quotidiano The Chronicle raccontò così quella trasferta: «Si stimava che almeno 8mila appassionati fossero saliti sui treni alla stazione centrale di Newcastle upon Tyne, altri su carrozze private e charabanc (carrozze pubbliche scoperte che potevano ospitare fino a otto o più persone, ndr) trainate da cavalli. Ma nonostante questo la compagnia ferroviaria non riuscì a fare fronte al grande numero di richieste per raggiungere Sunderland: 18-20 in media le persone stipate in ogni scompartimento e al ritorno i treni erano ancora più affollati». L’incasso per il club biancorosso si aggirò intorno alle 800 sterline dell’epoca, poco più di 85mila al valore attuale. Per l’occasione, infatti, il Sunderland aumentò il prezzo dei biglietti, seguendo la legge della domanda e dell’offerta.

Vinse il Newcastle 3-2

Il Newcastle Utd non riuscì ad arrivare al Roker Park prima delle 13.30, impiegando più di un’ora a percorrere le 12 miglia che lo separavano dallo stadio avversario, e questo racconta più di qualsiasi altra cosa l’entusiasmo che ci fu per quella partita. Alla fine i bianconeri vinsero 3-2 un match tiratissimo, nel quale i padroni di casa passarono in vantaggio per poi cedere alle reti di Willie Wardrope e Jack Peddie, che segnò una doppietta, e a niente valse il secondo gol del Sunderland. Il Manchester Guardian individuò nella “tattica difensiva” della squadra allenata dallo scozzese Frank George Watt la chiave della partita. Quella vittoria si rivelò fondamentale per la salvezza dei bianconeri, mentre affossò le mire del Sunderland per il titolo, che arrise per la quarta volta all’Aston Villa in quello che è stato uno dei suoi periodi migliori.

Rivalità che ha segnato la storia del calcio 

Un anno dopo, sempre per la vigilia di Natale, i bianconeri persero 4-2 dopo essersi trovati in vantaggio 2-1 all’intervallo. Il Venerdì Santo di due stagioni dopo ci fu una rivolta dei tifosi quando in 35mila cercarono di entrare al St James’ Park che ne conteneva solamente 25mila. Schermaglie di una rivalità che ha segnato la storia del calcio inglese e di queste due città divise dal fiume Tyne, come nella migliore tradizione britannica. Il Sunderland era stato fondato nel 1879, il Newcastle Utd nel 1881 per prendere il nome attuale solamente nel 1892. I biancorossi hanno vinto più titoli inglesi (6), i bianconeri hanno vinto maggiormente a livello internazionale: una Coppa delle Fiere nel 1969, una Coppa Anglo-Italiana nel 1973 e la Coppa Intertoto nel 2006. Per quanto riguarda l’FA Cup i bianconeri sono nettamente in vantaggio, anche se l’ultima risale al 1955. Delle 142 sfide del Tyne-Wear derby 51 le ha vinte il Newcastle, 47 il Sunderland e 44 sono stati i pareggi. Oggi il Newcastle Utd è di proprietà del Pif il fondo sovrano dell’Arabia Saudita che possiede l’85% delle quote societarie, e i tifosi sognano di tornare ai fasti di una volta, mentre il Sunderland del franco-svizzero Kyril Louis-Dreyfus (64%) e dell’uruguaiano Juan Sartori (36%). Due squadre che si identificano profondamente con le rispettive città, lì dove la classe operaia ha vissuto gli anni più belli e quelli più bui, soprattutto dopo le lotte sindacali degli anni Ottanta. Altri tempi, altre storie, altra atmosfera, come quella irripetibile del 24 dicembre 1898.

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