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A tutto Messi: la gioia, la paura, il futuro

El Diez si confida in una intervista esclusiva con Olé: la sfida con il Messico, il rinnovo di Scaloni, i suoi rapporti con Mbappé dopo il Mundial e il Topo Gigio

Quattro anni sono un sacco di tempo

«Il Mondiale 2026? Non lo so, ho sempre detto che, a causa della mia età, mi sembra molto difficile arrivarci. Amo giocare a calcio, amo quello che faccio e finché sto bene e mi sento in forma e continuo a divertirmi, lo farò. Ma il prossimo Mondiale sembra lontanissimo, credetemi. Della finale in Qatar ho tenuto tutto: le scarpe, le magliette, il mantello regalatomi per la premiazione. È tutto lì, nel mio museo: a marzo porterò tutto a Barcellona, ??dove ho le mie cose e i miei ricordi. L’esultanza alla Topo Gigio sotto gli occhi di Van Gaal? Avevo letto cosa aveva detto Van Gaal prima della partita. E la verità è che mi ha dato fastidio, mi ha dato fastidio perché non ho mai mancato di rispetto a nessuno, né allenatori né giocatori. Non parlo mai di nessuno, tanto meno prima di una partita. Mi aveva infastidito perché avevo parlato del ct dell’Olanda con grande rispetto. Non mi è piaciuto il suo atteggiamento e l’ho espresso con l’esultanza di Topo Gigio. Riguardo al “anda pa allà” è usato da tutti, ormai, persino da Nole Djokovic. Lo usano i miei bimbi quando discutono tra loro. Ma ho subito spiegato che era un’espressione detta a caldo, figlia di rabbia e adrenalina e oggi neanche a me piaceva vedermi così. È stata una reazione sconsiderata e naturale. Ovviamente spero che il nostro ct rinnovi presto il suo contratto. Spero che Scaloni continui a essere il nostro tecnico perché penso che al di là di tutto quello che ha fatto vedere, sia una persona molto importante per la Nazionale e per tutto questo gruppo che è cresciuto con lui. Oltre al fatto che hanno vinto la Copa América, la Finalissima e la Coppa del Mondo, sa come trattare un gruppo giovane: non dover cambiare sarebbe spettacolare. Sì, ho parlato della finale con Mbappé e pure dei festeggiamenti, di come la gente in Argentina avesse vissuto il tronfo. Niente più di questo. No, non è difficile parlare, da vincitore, con un tuo compagno di club che la finale del Mundial l’ha persa. La verità è che con Kylian non ci sono problemi, anzi».

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