Ranieri, la carrambata di Cucinelli
Incredibile sorpresa a Solomeo, arriva Claudio Ranieri subito accolto tra gli applausi di tutta la platea e invitato sul palco: "Sono d'accordo che il calcio sia un gioco. E' un gioco che fa giocare anche parecchi miliardi. Da ragazzo bastava una stretta di mano con un presidente, non c'erano clausole, non c'era niente. Ricordo al Catanzaro che non firmavo neanche, si lottava per centomila lire in più..."
Galliani: "Oggi siamo un campionato di transizione: non si arriva per restare ma per partire, sono quasi vent'anni che non produciamo un Pallone d'Oro o non ne abbiamo uno che lo vinca giocando da noi. L'ultimo fu Kaka nel 2007". Interviene Branchini: "Pensiamo a Tonali o a Calafiori. Yamal potrà rimanere a Barcellona perché è nato a Barcellona, noi dobbiamo lavorare affinché qualcuno dei nostri ragazzi possa almeno sognare di giocarci con Yamal. C'è qualcosa che non funziona nel sistema calcio se le nostre nazionali a livello giovanile vanno bene, benissimo (penso all'U17 in questi giorni ad esempio) e poi per qualche motivo questo circuito di crescita si interrompe. Pensiamo alla Fifa che produce un Mondiale per Club che non interessa a nessuno, costringendo finanziatori a metterci miliardi, creando un danno enorme a chi affronterà la realtà di un campionato la prossima stagione, vedrete quanti infortuni ci saranno a fronte di uno spettacolo scadente come quello di questo torneo".