"Una metafora che ha rappresentato me per il ruolo e poi rappresenta tutti per tutta la vita. Se uno decide di essere protagonista, in questo percorso ci sono varie cadute, poi è importante trovare il motivo per rialzarsi". L'ex fuoriclasse di Juventus e Nazionale Gianluigi Buffon, nel manoscritto racconta così il suo nuovo libro, 'Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi'. Presente al Salone del Libro di Torino, l'attuale capo delegazione della selezione azzurra di ct Luciano Spalletti ha risposto alle domande dei cronisti presenti.
Parma, Juve e Psg
Si parte dalle esperienze da calciatore: "Nella mia vita tutte le esperienze sono state importanti e bellissime. A Parma 3 anni, alla Juve 19, un anno a Parigi ma in quel contesto ho creato legami e rapporti, il piacere di stare insieme. Sono stato tanto nei posti perché ho instaurato dei bei rapporti per starci. Come vivevo le partite? Nei minuti finali, le energie che sprigionano gli spettatori catturano anche te giocatore. Capisci proprio il momento quando c’è la suspence e quando c’è il boato per la parata o la gioia per il goal. Come cambia l’umore di tanta gente in un modo o nell’altro e questo è un superpotere che ho capito di avere", ha ammesso Buffon.
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