Il vice segretario generale della UEFA, Giorgio Marchetti, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su Rai Radio 1 per parlare del futuro delle competizioni europee, delle novità regolamentari in via di sperimentazione e della situazione degli stadi italiani in vista di Euro 2032. Marchetti ha sottolineato come la UEFA stia lavorando per rendere il calcio europeo sempre più coinvolgente e moderno, senza però stravolgerne l’essenza. Tra i temi toccati, il nuovo formato delle coppe, l’impatto del VAR - soprattutto sul fuorigioco millimetrico su cui potrebbero esserci novità - e la spinosa questione delle infrastrutture italiane. "Il calcio europeo ha bisogno di evolversi ma con equilibrio", ha affermato Marchetti, ribadendo la fiducia della UEFA nel nuovo sistema competitivo e invitando il calcio italiano a cogliere le sfide che lo attendono, a partire dalla modernizzazione degli stadi.
Il nuovo formato UEFA: "È il modello del futuro"
Marchetti ha ribadito la centralità del nuovo formato delle coppe europee, in vigore dalla prossima stagione: "Non è un formato temporaneo, è il nuovo formato per tutte le competizioni europee. È stato pensato perché diventi il formato del futuro". L’obiettivo è quello di consolidare una formula che ha già dimostrato di funzionare: "Darà grandi soddisfazioni e migliorerà una formula che ha avuto un successo enorme e mondiale. Abbiamo constatato che funziona per incertezza, imprevedibilità, sorpresa e interesse". Il dirigente UEFA ha anche aperto alla possibilità di piccoli aggiustamenti condivisi con i club, ma ha chiarito che il cuore del sistema resterà immutato: "Ragioneremo con i club su qualche piccolo dettaglio. Ma il formato rimarrà tale".